Ciao Sardine.
Ho osservato con curiosità la nascita delle “Sardine”.
Poi mi sono fatto TRAVOLGERE a Bologna e questo è il mio contributo che ho scritto con il mio amico Marco Mori qualche sera fa e che oggi, col mio fedele Francesco Tripi , ho voluto registrare al volo in sala prove per condividerlo con tutti voi.
Credo che fare musica e scrivere canzoni sia una pulsione di chi ha voglia di dire qualcosa. Insomma…se fai arte in generale, non puoi restare fuori da quello che ti succede attorno e mi sento in dovere di partecipare, con tutti voi, a questa meravigliosa esperienza… perché sono stanco.
Stanco di non poter più sperare e di guardare solo verso il basso attendendo di vedere il fondo in cui ODIO, RAZZISMO e INCIVILTÀ ci stanno portando.
Non voglio rimanere passivo davanti a tutto ciò.
Se possiamo risollevare questo paese, insieme, come popolo, allora tutti dovremmo essere “Sardine”.
Uniti dall’amore, non dalle bandiere e dai valori per cui già risorse la nostra Italia nel 1945
Io, con la mia arma verde sputanote, ci sono.
Stringiamoci.
C’è posto per tutti e le piazze sono tante.
Questa è “6000 ( Siamo una voce)” e io sono MaLaVoglia
“In questi giorni di politici
Né carne, né pesce
Tutti cambiano partiti
Come cambiano scarpe.
Ho sentito dire
Di 6000 sardine
Che dal mare son passate
A riempire le piazze.
Sembra sia incredibile
Non hanno bandiere,
È un esercito pacifico
D’italiani stanchi
Di sentire dire,
di sentir gridare
che i problemi dell’Italia
sono i neri degli sbarchi.
Papà Mameli ci voleva desti.
Un po’ in ritardo, ma adesso siamo svegli!
Siamo Sardine e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’allarme che sta già suonando,
Spargete voce che il vento sta cambiando!
Siamo persone e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’Italia che si sta rialzando,
Spargete voce: stiamo arrivando!
Siamo i giovani già vecchi
Da buttare via,
i cari bamboccioni
che non sanno dove andare.
Sarà che abbiam giocato
A troppi giochi dell’Atari
Ma a volte vedo cose
Che mi sembra di sognare.
È il paese della fuga dei cervelli
È il paese dei ministri degli inferni.
E noi vorremmo uscirne fuori come Dante
Ma Virgilio non si vede, è latitante.
È il paese dove campi se stai zitto
Ma si son dimenticati che “a ca’ nessun e fess!”
Siamo Sardine e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’allarme che sta già suonando
Spargete voce che il vento sta cambiando!
Siamo persone e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’Italia che si sta rialzando
Spargete voce: stiamo arrivando!
Non vogliamo guerre, non abbiamo armi,
Siamo gli invisibili che han voglia di parlarvi.
Siamo una voce che è diventato un coro
E canteremo davanti ad ogni squalo.
Siamo Sardine e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’allarme che sta già suonando
Spargete voce che il vento sta cambiando.
Siamo persone e siamo tante.
Siamo formiche col passo d’elefante.
Siamo l’Italia che si sta svegliando
Guarda le piazze: stiamo arrivando!”
Ecco il brano: