Il titolo emblematico, che in dialetto barese significa “Che peccato”, ha un doppio significato: “che peccato” per l’uomo, “c’è peccato” dell’uomo. “CEPPECCÀT” è un album molto variegato, frizzante, in cui sonorità bandistiche e balcaniche, si contrappongono ad ambientazioni malinconiche, dettate dal suono nudo e crudo di un contrabbasso e tammurriate e tarante dal ritmo sfrenato e incalzante, dialogano con delicate melodie dal gusto francese.
I vizi e mai le virtù, già presenti in alcuni scritti di Aristotele, ripresi e trattati dai monaci durante il primo Cristianesimo e catalogati, come oggi li conosciamo, da Tommaso d’Aquino nel Medioevo, ci hanno sempre raccontato chi è di volta in volta l’essere umano, creando un’opposizione forte della volontà dell’uomo alla volontà di Dio.
Ceppeccàt analizza l’uomo moderno attraverso i suoi peccati, mettendone in luce tutte le contraddizioni che lo caratterizzano e le conseguenze talvolta disastrose, che scaturiscono allorquando le scelte economiche, politiche e sociali della razza umana sono dettate e pilotate dai vizi.
La Superbia nei confronti dell’ambiente e del mondo animale, che sta portando lentamente all’autodistruzione; l’Invidia che serpeggia e mortifica qualsiasi iniziativa distruggendo i rapporti umani; l’Accidia che ha a che fare direttamente con lo scorrere inesorabile del tempo il quale, stanco di vedersi trascorrere inutilmente, diventa egli stesso accidioso; l’Ira che tante vittime ha provocato nella storia dell’umanità ma che allo stesso tempo ha dato la forza a milioni di individui di emanciparsi e conquistare valori universali come la libertà, la democrazia e la dignità personale; la Lussuria che sistematicamente si presenta e primeggia in un mondo guidato e governato da essa; l’Avarizia che regala una vita misera fondata sul terrore del futuro, in cambio di una morte da ricchi; e infine la Gola, fame di potere e denaro, ingordigia di pochi individui che si arricchiscono e speculano a discapito della maggioranza.
Il disco “Ceppeccàt”, liberamente ispirato dal libro “I vizi capitali e i nuovi vizi”, scritto dal prof. Umberto Galimberti, da una parte traduce in musica spunti e le riflessioni proposte nel libro e dall’altra attualizzare ancor di più sia sociologicamente che antropologicamente la figura dell’uomo moderno, con tutte le sue contraddizioni e peculiarità.
La caratteristica che contraddistingue da sempre il sound della Sossio Banda è l’utilizzo di strumenti appartenenti alla tradizione come tamburi a cornice, ciaramelle, bena, fisarmonica, chitarra e mandola, in una veste più moderna dal punto di vista armonico, melodico e ritmico.
Ampio spazio nel disco sarà dato alla sezione dei fiati (sax alto, tenore e baritono, tromba e flicorno, trombone e clarinetto) tipici delle Bande pugliesi, conosciute e apprezzate in tutto il mondo e fiore all’occhiello della regione; a loro sarà affidato il compito di produrre nuove melodie e armonie dal sapore mediterraneo e balcanico e quindi inevitabilmente legate nel sound alla Puglia, storicamente e culturalmente terra di sintesi e sviluppo delle stesse. Il collante di questo variegato organico sarà la splendida voce di Loredana Savino, da sempre Lead Voice del gruppo.
«Alcuni brani sono in italiano che è la lingua ufficiale, lo scheletro su cui si sorregge la nostra identità come nazione, altri in vernacolo espressione dell’anima, della bellezza e della diversità delle tante comunità presenti in Italia». SOSSIO BANDA
BIO
Formazione di sei musicisti professionisti guidata e fondata nel 2008 a Gravina in Puglia (Ba), dal sassofonista e compositore Francesco Sossio Sacchetti. La loro musica nasce da sonorità dell’Alta Murgia pugliese contaminate da molteplici ritmi e suggestioni, attraverso l’utilizzo di strumenti tradizionali e contemporanei. Il repertorio comprende brani inediti e pezzi della tradizione pugliese rivisitati e riproposti con sensibilità moderna, caratterizzati da un sound originale e innovativo.
In questi anni la Banda ha rappresentato la Puglia e l’Italia nei principali Festival di World Music nazionali e non tra cui: Folkest, Sentieri Mediterranei, La notte della Taranta, Umbria Folk Festival, Festival Adriatico Mediterraneo, Festival Sete Sòis Sete Luas (Spagna, Portogallo, Marocco e Francia), Alexandrina World Music Festival (Egitto), Intercentique Festival of Lorien(Francia) e moltissimi atri ed ha ricevuto premi e riconoscimenti molto prestigiosi, tra cui il Premio dell’ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani) e il Premio per la World Music Italiana “Andrea Parodi”.
Formazione musicale unanimemente apprezzata da critica e pubblico, la Sossio Banda è un gruppo di musica mediterranea, antica e meticcia allo stesso tempo. Il Mediterraneo, il mare in mezzo alle terre, da sempre separa i continenti e insieme unisce nel suo grembo le civiltà che sono nate sulle sue sponde. Nel Mediterraneo i punti cardinali si sono incrociati e la frontiera è sempre stata la casa dei popoli rivieraschi. Ma le frontiere per cosa sono fatte se non per essere varcate?
La Sossio Banda ritrova lo spirito di esplorazione della cultura musicale mediterranea, ereditato da questo continuo guardare, scambiarsi, confrontarsi fra le diverse coste del mare. E celebrare la curiosità della scoperta, sperimentando la condizione di Ulisse, che solo attraverso un lungo ritorno a casa arriverà a conoscere la vastità del mondo: ma che non si accontenta di ritrovare la propria radice, e la porta lontano, guidato da un’insopprimibile nostalgia per ciò che ancora non conosce.
La musica murgiana, il suono di terra e aria che ha fatto crescere la Sossio Banda, diventa il passaporto per un viaggio diverso da tutti gli altri… attorno al Mediterraneo, puntando la prua oltre alle Colonne d’Ercole.
PREMI E RICONOSCIMENTI
2015
– Vincitori Primo Premio Etnie Musicali – Festival del Saltarello
– il brano “Schieve senza padrune” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta
2014
– Targhe Tenco 2014: Candidatura dell’album Sugne nella sezione Miglior album in dialetto
– Musicultura 2014: Premio Un certain regard
– Il brano Sugne selezionato da PugliaSounds per la compilation 2014 dedicata alla world music
– Il brano “Figghie mi” selezionato da TV Sorrisi e Canzoni per la compilation Pizzica la Taranta
2012
– Vincitori Premio Umbria Folk Festival
2010
– Premio Innovazione e Ricerca al Castel Raniero Folk Festival;
– Primi classificati al Premio Andriese di Musica giovane
2009
– Primi classificati al Premio Andrea Parodi per la World Music italiana
– Vincitori Folkontest
2008
Vincitori Premio ANCI “Memorie e Musiche comuni”
DISCOGRAFIA
DISCO “SUGNE” (2013), prodotto da Sacchetti Francesco Sossio – Aps muretti a secco (Gravina in Puglia) e Flaminio Cozzaglio per Histricks produzioni (Roma); Edizioni “La Contemporanea srl” (Roma); distribuzione La Contemporanea – copie vendute 2500;
Contatti e social
SITO WEB
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Il disco si può trovare in tutti i Digital store, su Amazon e Audioglobe