I Cantori di Carpino al Mei di Faenza
Con i custodi della musica popolare garganica anche Renato Marengo;
appuntamento al 5 ottobre al Palazzo delle Esposizioni
Ci saranno anche i Cantori di Carpino alla nuova edizione del MEI 2019 – Meeting delle
Etichette Indipendenti, la più grande manifestazione dedicata alla scena musicale indipendente
italiana che quest’anno celebra i 25 anni dalla sua fondazione. L’appuntamento con i custodi
della musica popolare garganica è per sabato 5 ottobre al Palazzo delle Esposizioni di Faenza
(Corso Giuseppe Mazzini, n 92), sede della manifestazione, alle ore 18.
Ad accompagnare i Cantori ci sarà Renato Marengo, loro produttore e presidente dell’AIA –
Associazione Italiana Artisti, che illustrerà il progetto Napule’s Power in cui rientrano nomi del
calibro di Pino Daniele, Alan Sorrenti e Enzo Avitabile.
Un’occasione di grande prestigio per la musica popolare. Con Marengo anche Lello
Savonardo, docente di Comunicazione presso l’Università di Napoli Federico II, coordinatore
dell’Osservatorio Giovani, musicista, autore del volume (e del concept album musicale) Bit
Generation e di numerosi saggi sulla comunicazione, la musica e i nuovi media, studioso dei
linguaggi musicali e del Napule’s Power, movimento artistico e culturale che partendo dai suoni
originali dei grandi maestri si rinnova attraverso i contributi innovativi dei giovanissimi della
Bit Generation.
Marengo e Savonardo tracceranno i percorsi, le tappe, le innovazioni, le evoluzioni e le
aspettative future di questo rilevante movimento musicale che raggruppa i più grandi artisti di
rock, di musica popolare di jazz, rap e nuove tendenze del Sud e che sta dando origine a una
Fondazione, a libri, raccolte discografiche programmi radiofonici e televisivi. Fiore all’occhiello
degli Stati Generali della musica emergente nel Sud, il movimento è ospitato e celebrato da
Giordano Sangiorgi che nel corso delle diverse edizioni del MEI ha sempre ospitato e sostenuto
numerosi artisti del Napule’s Power.
Interverrà anche la cantautrice Francesca Fariello, che insieme ai Cantori, è tra le principali
protagoniste del progetto Startup Music Lab dell’Università di Napoli Federico II.
Nel piazzale del Teatro Mancini di Faenza sarà presente anche Ferrovie del Gargano, azienda di
trasporti leader nel territorio e che negli ultimi anni rappresenta una marcia in più per la
promozione della musica popolare del Gargano.
Dal Napule’s Power alla Bit Generation:
Il Napule’s Power rappresenta uno dei più vivaci movimenti musicali italiani del Mediterraneo
che parte da Napoli e dal Sud Italia, grazie all’originalità delle composizioni dei maggiori
protagonisti della nuova musica, dal dopoguerra ad oggi. Un movimento artistico e culturale
che si nutre di contaminazioni tra i suoni dei musicisti che provenivano dalle coste dell’Africa,
della Francia e dall’Europa del Sud, del Sud popolare della Puglia, Calabria, Basilicata e
Campania, del Gargano e dei musicisti provenienti dalle truppe NATO di occupazione, dando
vita a un mix musicale di stili, culture ed etnie, generando un movimento musicale che
Renato Marengo battezzò Napule’s Power, sostenendolo e promuovendolo in radio, sulla
stampa specializzata e nella discografia.
Dagli Showman di Mario Musella, James Senese e Franco Del Prete agli Osanna, dalla NCCP
a Napoli Centrale, da Pino Daniele ad Alan Sorrenti, da Edoardo Bennato a Enzo Avitabile,
Daniele Sepe, Teresa De Sio, Eugenio Bennato e Carlo D’Angiò, Musicanova a Tony Esposito,
da Roberto De Simone ai Cantori di Carpino, dai Zezi di Pomigliano D’Arco ad Antonio
Infantino, da Concetta Barra a Jenny Sorrento e i Saint Just, da Nacchere Rosse agli Avion
Travel, da Luciano Cilio agli Opus Avantra per arrivare poi, sostenuti anche da un
giovanissimo Lello Savonardo, ai Bisca, 99 Posse, 24 Grana, Almamegretta, Ciccio Merolla,
Frank Carpentieri e Antonio De Carmine, Jovine, Clementino, Rocco Hunt etc.
I concerti di Pino Daniele al Palapartenope di 5 anni fa gremiti per giorni di giovanissimi che
scoprivano e nuovamente apprezzavano la musica di questo movimento in continuo fermento
e rinnovamento riproposero gran parte della musica dei protagonisti di questo movimento che
appresenta anche l’identità storica, sociale e culturale di un popolo, come il jazz, il blues, il
rock, il prog, l’hip hop, il reggae il rap. Un movimento che non esaurisce la propria vitalità e
contemporaneità continuando anche con i nuovi suoni della Bit Generation la propria
autonoma funzione divulgativa e culturale.
Lello Savonardo sin dal suo intervento nel libro che Renato Marengo ha scritto per RaiEri con
Michael Pergolani, l’Enciclopedia del pop e del Rock napoletano, ha sostenuto, completato e
alimentato il lavoro di Renato Marengo affiancandosi, condividendo e collaborando al
mantenimento in vita e alla continuazione di questo straordinario movimento in movimento.