MEI – Meeting degli Indipendenti
  • Il MEI
    • Storia del MEI
    • Materiali Musicali
    • Media Partner
    • Albo d’oro – PIMI
    • Albo d’oro – PIVI
    • Giovani Talenti della Terra di Romagna
  • NEWS
    • MEI
      • Programma MEI2020
    • AIA – Artisti in Tour
    • Audiocoop – In Uscita
    • Rete dei Festival – Festival e contest
  • Indie Music Like
  • Circuito Mei
    • Audiocoop
    • AIA
    • Rete dei Festival
    • Rumore di Fondo
      • Dati Associazione
      • Casa della Musica
    • Modulistica
  • Promuoviti con il Mei
  • Contatti
  • Carta dei Servizi
  • Distribuzione digitale
Flash news
BIRICHINA: E’ STATO UN SUCCESSO ANCHE IN TV...
Mezzogiorno in Musica Indie – Intervista Delmonte
Giordano Sangiorgi nel Comitato d’Onore Internazionale Amico Rom
FERRAGOSTIA ANTICA: un Ferragosto di magia, arte di...
MEI25: Il ‘Premio dei premi’ il 1° ottobre...
Gli EXTRALISCIO venerdì volano in GERMANIA all’Haldern Pop...
TOMMI “MALEMALEMALE” RIFLESSIONI E SPENSIERATEZZA CONVIVONO NEL NUOVO...
MAST FESTIVAL 2022 // 11-13 AGOSTO // MANCANO...
WHITESHARK, grande successo venerdì sera al Castello di...
VENDITTI & DE GREGORI: Continua il grande successo...

MEI – Meeting degli Indipendenti

Banner
  • Il MEI
    • Storia del MEI
    • Materiali Musicali
    • Media Partner
    • Albo d’oro – PIMI
    • Albo d’oro – PIVI
    • Giovani Talenti della Terra di Romagna
  • NEWS
    • MEI
      • Programma MEI2020
    • AIA – Artisti in Tour
    • Audiocoop – In Uscita
    • Rete dei Festival – Festival e contest
  • Indie Music Like
  • Circuito Mei
    • Audiocoop
    • AIA
    • Rete dei Festival
    • Rumore di Fondo
      • Dati Associazione
      • Casa della Musica
    • Modulistica
  • Promuoviti con il Mei
  • Contatti
  • Carta dei Servizi
  • Distribuzione digitale
MEI

Torna la rubrica con la rassegna di articoli di Riccardo De Stefano sulla Musica Attuale: “Baby, che noia: Dark Polo Gang, la fine dei Trap Lovers”

1 aprile 2019

Baby, che noia: Dark Polo Gang, la fine dei Trap Lovers

di Riccardo De Stefano il 5 ottobre 2018 su
https://www.exitwell.com/baby-che-noia-dark-polo-gang-la-fine-dei-trap-lovers/

I tempi cambiano in fretta, le mode slittano, i volti una volta giovani diventano vecchi e tutto sfuma per lasciare solo il barlume di quello che era una volta, una scia luminosa in un cielo ormai nero.

Quello che una volta era nuovo, fresco, giovane e incendiario finisce col diventare forma, maniera, standard e cliché.

Così anche la trap, pensateci: solo qualche mese fa, neanche “anno”, tutto quello che ci appariva “trap” era straniante e insopportabile. Lo era il look, il linguaggio, l’ostentazione di soldi e potere, il doppio rolex sul palco del Primo Maggio. Tutto.

Poi a furia di Young Signorini (a proposito, si è sposato di recente, ammettendo che tutto quello che lo circondava era puro marketing) e storie Instagram, ci siamo abituati: “trap” è diventata una parola comune e non fa neanche più paura.

Così, la Dark Polo Gang non fa più notizia, oggi. C’è stata tanta “roba” sotto: l’exploit pirotecnico a base di bitch, troie e triplo 7 su ogni cosa, poi la droga, vera e (de)cantata, poi la crisi di Dark Side, anzi Side, anzi Arturo, anzi Arturo Bruni, che nella propria epopea di caduta e risalita ci è rimasto sotto e ha finito dall’altra parte della gang.

Chi rimane, va avanti, ed ecco allora Trap Lovers (anno 2018), il nuovo album della band, anzi della gang. Ma la notizia arriva sottotono, senza gente indignata, senza celebrazioni adolescenziali, senza rotocalchi in fiamme.

Eppure è il primo album che vede i protagonisti, Tony Effe, Dark Pyrex e Wayne Santana, performare insieme su ogni traccia, quasi a confermare l’obiettivo ultimo della DPG: diventare la nuova forma di boy band per gli adolescenti e non è un caso che gli artisti più volte citati nel disco siano Dua Lipa e Justin Bieber. Infatti i tre superstiti riescono nell’intento di riprodurre le dinamiche che resero celebri Take That e/o Backstreet Boys: essere cioè riconoscibili e identificabili come singoli, ma solo dentro un contenitore più “grande” e garante di significato, in questo caso la gang.

Forse per tutti questi fattori (l’essere ormai conosciuti, riconoscibili, l’esser sopravvissuti alle crisi interne) rende Trap Lovers un disco incredibilmente noioso. Baby che noia, lo dicono pure loro: il giochino della trap sembra aver raggiunto il suo punto più basso, dove tutto e dico tutto diventa mera ripetizione dei soliti concetti di TROIE – SOLDI – DROGA. Solo che la retorica del “siamo giovani ricchi e ribelli” non funziona più, non convince più: quando l’elemento di rottura della società e del costume prestabilito diventa essa stessa norma, cioè prevedibile e quindi addomesticabile, tutto il discorso non può fare altro che riversarsi nella autoreferenzialità.

 

Sfera Ebbasta

 

LA TRAP COME MODELLO FORTE. SFERA E BASTA?

Infatti, se almeno nelle sue fasi più ingenue, la trap della DPG portava comunque la freschezza espressiva dell’arroganza post adolescenziale, superndo il modello debole dell’indie pop, perfino questa diventa manierismo vuoto.

In altre parole gli adolescenti di oggi – i nostri fratellini – sono cresciuti in un mondo che già di suo gli ha urlato nelle orecchie dal loro giorno 0 che non avranno pensione, né un lavoro stabile, mentre noi, trentenni disperati o prossimi a compiersi, lo abbiamo dovuto affrontare a cavallo tra la nostra infanzia e la nostra adolescenza, del tutto impreparati al mondo del lavoro. Ecco quindi per noi i Calcutta, i Cani, i Thegiornalisti: coetanei che ci consolano per il disagio intimo che proviamo.

I nostri fratellini invece hanno trovato in questi nuovi “eroi” la loro affermazione: perché cedere al modello debole di un Calcutta, perennemente introflesso dentro la propria intimità, quando la DPG gli dice che l’unica cosa che conta sono i soldi, i soldi e i soldi e che solo quelli li renderanno grandi (in tutti i sensi)?

Non che non ci siano contraddizioni, linguaggi che cozzano tra di loro e un generale dubbio sul reale senso di alcune esternazioni. Sfera Ebbasta, per esempio, infatti si barcamena tra droghe leggere, ragazze rubate ad altri e tutti i cliché del genere, per poi chiudersi in romanticismi come in Cupido, o in dichiarazioni anti droghe pesanti. Quindi? Sfera eroe trapboy che ruba le donne, le fotte e le butta via o simbolo del ragazzo normale che prima di tutto pensa a essere onesto con se stesso? Probabilmente nessuna delle due, quanto un ibrido necessario per potersi sovrapporre all’ideale giovanile di quest’epoca senza però esser necessariamente pericoloso.

Sfera Ebbasta infatti – e questo è il suo limite – è in realtà innocuo. È superficiale nel suo essere perfettamente comprensibile anche per chi esterno al genere e alle implicazioni generazionali. Sì, ci prova e parla di “money” e “gang”, ma è vacuo e apparente come una storia molto filtrata su Instagram.

Però funziona, anzi, è totale nel suo rappresentare una generazione, quella dei nostri fratellini piccoli, che sono nati già sapendo che non ci arriveranno alla pensione e che il lavoro, alla fine, sarà da ridefinire pure come concetto. Per questo è vincente l’estetica della Trap: la frustrazione di un adolescente nei confronti delle aspettative che dovrà soddisfare – non ci sono soldi, i rapporti umani si frammentano – per contrasto esplode nel denaro come unica igiene del mondo e nel rubare la donna all’altro (ed eviteremo di mettere in luce l’inevitabile misoginia sottesa al discorso, dove la donna è solo feticcio da prendere, usare e buttare).  

È una sbruffonata, ma manifesta. Sì, i soldi, le donne. Ma tutto messo lì per darti fastidio. Ricchi per sempre o forse no, vabbé fa niente. Perché se la gente pensa che fai schifo, che sei disturbante, allora meglio dargli ragione e andare all-in, mostrarglielo già dalla copertina. Il riscatto attraverso lo sprofondare nella perversa estetica del diverso.

Quello di Sfera, Rockstar, è un disco in realtà molto più politico e sociale di quello che possa sembrare. Sotto la copertura e il fumo (di erba) si avverte un malessere. Una insoddisfazione dei nuovi ventenni che non conosco altra ragione che dimostrare agli altri di avercela fatta (anche se non è vero). Voglio dire, il metro di giudizio è quante visualizzazioni delle storie abbiamo su Instagram, no? Allora iniziamo a ripetere una bugia un milione di volte fino a quando non diventa reale.

 

Achille Lauro

 

SONO SOLO CANZONETTE: ACHILLE LAURO PARAPPAPPA

Dall’altro lato, c’è il puro piacere edonistico. Il divertimento sfrenato, il capire che alla fine tutto può essere buttato all’aria.  Per questo, altro esempio, il disco di Achille Lauro è puro e godibile come un qualsiasi prodotto pop: perché Pour L’amour ha la capacità di resistere al cliché e di avere una cosa che sempre più viene persa, cioè l’autoironia. Se gli stilemi del genere sono bene evidenziati nel suo lavoro – alla fine le tematiche sono quelle di sempre – Achille Lauro grazie alla svolta Samba Trap opera di Boss Doms ha come obiettivo principale far ballare tutti i presenti in sala e i risultati hanno dimensioni epiche. Prendete una Thoiry Remix e mettetela in un locale per avere un successo assicurato. I (presunti) contenuti della trap – che siano della DPG, di un Ghali o di uno Sfera – vengono messi in netto secondo piano, puro gioco fonetico dove l’obiettivo è dimenarsi sul ritornello, praticamente sempre centrale e ripetitivo, ipnotico, da trance (BULGARI BULGARI – SEMBRA DI STARE A THOIRY – AMORE MI – AMORE AMORE AMORE – PARAPPAPPA e via dicendo). Achille Lauro è l’aspetto meno violento, meno gang della trap, ma quello più colorato, divertente, kitsch, sopra le righe e in un certo senso disturbante. È glam trap, è teatro e finzione urlata e dichiarata, un gioco colorato dove non puoi né forse vuoi – neanche tu giovane trapboy – diventare come lui, eppure non riesci a staccargli gli occhi di dosso.

LA DPG E IL DECADENTISMO TRAP

In ultimo, dopo questo breve excursus in alcuni esempi del genere, torniamo sulla Dark Polo Gang e il loro dichiarato manifesto Trap Lovers.

Dov’è il discorso di riscatto di Sfera Ebbasta, il suo modello forte? Dov’è l'(auto)ironia di un Achille Lauro?

A sentire – e risentire – Trap Lovers l’unica cosa che emerge è proprio la noia.

Baby che noia.

La noia del successo, del denaro che non è conquista ma conferma, delle “troie” – sempre accennate e abbozzate, mai descritte, mai conosciute o capite, a malapena usate – che stanno lì come simpatici oggetti su cui posare ogni tanto la propria attenzione. Neanche più la droga, che forse diventa unica possibile via di fuga dalla noia stessa, ma ormai espediente conosciuto e esplorato a fondo, sviscerato e assorbito dentro le vene, rendendoci totalmente assuefatti a ogni brivido di vitalità.

Si vede che il gioco, per la DPG, è diventato altro: hanno davvero raggiunto il top della vetta – ormai tutti ci conoscono – e da lì ogni cosa appare piatta e uniforme, minuscola. Così, si riducono a cantare della loro quotidianità fatta sempre delle stesse cose: soldi, donne e droga, svuotando di senso ognuna di queste cose, e facendocene perdere sia il piacere che il desiderio.

È un disco che mostra la band tremendamente seria nel suo sentirsi arrivata, quasi adulta ormai che lo showbiz l’hanno “vinto”, distaccata da tutto e quindi senza più nulla di rilevante da dire. Non c’è spirito di emulazione perché troppo in alto loro e troppo distanti dagli altri. Non sono neanche un modello da seguire perché non esiste più la “voglia” di raggiungere quel mondo che di colorato, ormai, ha molto poco (chiedetelo ad Arturo).

 

Dark Polo Gang

 

È brutto quando ti svegli e ti rendi conto che sei un adulto. Quando il tempo non solo di sbagliare è finito, ma è proprio cambiato il tuo modo di pensare l’“errore”. Ho pagato caro il prezzo di questo successo, tutti i soldi del mondo non coprono la nostalgia. Prima, tutto era gioco, era divertimento, sbruffonata. Adesso è slogan, messaggio commerciale, impatto generazionale. Quello che dici, che fai, non conta se ci credi o no: come l’ennesima bugia, se la ripeti in continuazione, diventa verità. Così, ancora una volta, sei intrappolato nel tuo personaggio, sei il cliché, il riflesso speculare di quello che volevi distruggere. Tra manager, etichette, edizioni, storie Instagram, edonismo e fan adoranti rimane la reiterata cantilena che i soldi fanno la felicità e che nessuno ci butterà giù: soldi che fai e stai facendo fare, e che dovrai continuare a far fare, altrimenti tutta la recita collassa, il gelato si scioglie e sei costretto a lasciare la gang.

 

Torna la rubrica con la rassegna di articoli di Riccardo De Stefano sulla Musica Attuale: “Baby, che noia: Dark Polo Gang, la fine dei Trap Lovers” was last modified: aprile 1st, 2019 by Giordano SanGiorgi
0 commenti
0
Facebook Twitter Google + Pinterest
Articolo precedente
Ed ecco la prima Indie Music Like di Aprile che vede sul podio: Ghali, I MInistri e Ultimo!
Articolo succesivo
La NAIA la squadra di calcio del MEI arruola Marco Carena per il suo esordio

Potrebbe interessarti anche...

Indiescreti #2 La nuova classifica di Indieffusione...

26 marzo 2021

In Anteprima sul MEIweb Alis Mata con...

3 dicembre 2021

I LIVE MEI SPECIALE GIUSEPPE SILVESTRI MERCOLEDÌ...

15 marzo 2021

VERSO IL MEI 2020 DEI 25 ANNI:...

26 novembre 2019

In uscita il 28 Aprile la compilation...

28 aprile 2020

Ritorna il Contest dedicato al Folk &...

31 maggio 2018

‘VOCI X PATRICK’: LA MUSICA E L’ARTE...

23 settembre 2021

Per Il MEI25 arriva la Rai a...

6 aprile 2019

PRESENTAZIONE TORNEO WE LOVE FOOTBALL 2019 –...

2 aprile 2019

E’ in uscita su tutti gli store...

26 giugno 2020

Ultimi articoli

  • BIRICHINA: E’ STATO UN SUCCESSO ANCHE IN TV : 135 MILA SPETTATORI, IN REPLICA SU ICARO TV IL 15 AGOSTO ALLE 20 E 35
  • Mezzogiorno in Musica Indie – Intervista Delmonte
  • Giordano Sangiorgi nel Comitato d’Onore Internazionale Amico Rom
  • FERRAGOSTIA ANTICA: un Ferragosto di magia, arte di strada, colori e suoni

Categorie

  • AIA – Artisti in Tour
  • Artista MEI
  • Associazioni & Formazione
  • Audiocoop – In Uscita
  • Club, Scuole & Circoli
  • Concerti & Tour
  • Festival & Concorsi
  • In evidenza
  • Indie Music Like
  • Libri, RadioTv & Film
  • Live
  • Materiali Musicali Special
  • MEI
  • MEI 2017
  • News
  • Rete dei Festival – Festival e contest
  • Uscite
  • Uscite & Editoria

INSTAGRAM

🔥FERRAGOSTIA ANTICA: un Ferragosto di magia, ar 🔥FERRAGOSTIA ANTICA: un Ferragosto di magia, arte di strada, colori e suoni

Ostia Antica con le sue ricchezze storiche, artistiche e paesaggistiche torna protagonista dell’Estate Romana con la sesta edizione di “Ferragostia Antica”: dal 9 al 15 agosto tra inedite narrazioni dei luoghi, con visite guidate performative, e l’allestimento suggestivo di spettacoli multidisciplinari all’interno del meraviglioso Borgo Rinascimentale, scenografia “naturale” perfetta per lasciarsi trasportare in altri mondi e in altre epoche.

@ferragostia 
@cristianopetretto 
@associazioneaffabulazione 
@hf4comunicazione
✨ Birichina: Casadei secondo i giovani ✨ Dome ✨ Birichina: Casadei secondo i giovani ✨

Domenica 7 Agosto ore 21
Arena lido Rubicone Gatteo Mare

🪗 @davide.salvi Resident Orchestra
👨‍🌾 @lorenzokruger 
⭐ @edgar_allan_pop 
👯 @emisurela 
🍋 @i.limoni.ottoni 
🎻 La Storia di Romagna
🎷 Dal Vangelo Secondo (Casadei)

Grazie a @casadei_sonora_official @riccardacasadei 

Viva il Liscio, viva la Romagna, viva Casadei! 🍷

Video realizzato da @emisurela
Oggi a tutto Birichina! Il primo evento di Liscio Oggi a tutto Birichina! Il primo evento di Liscio secondo i giovani dedicato a Secondo Casadei 🎻

Vi aspettiamo stasera dalle 21 all'Arena Lido Rubicone di Gatteo Mare! 

@visitgatteomare 
@casadei_sonora_official 

@davide.salvi 
@i.limoni.ottoni 
@emisurela 
@edgar_allan_pop
@lorenzokruger 
#lastoriadiromagna 
#dalvangelosecondo 

#birichina #secondocasadei #liscio #casadeisonora #giovani #romagna #gatteomare
🎤 In Anteprima sul MEIweb, I @redroom__official 🎤 In Anteprima sul MEIweb, I @redroom__official con il nuovo video tratto dal singolo " Sharing my coke"

🔥I Red Room sono pronti a lanciare il loro primo album - “Teens never tell the truth‟ (tradotto: i ragazzi non dicono mai la verità) - prodotto dall‟etichetta foggiana “Noteum‟, con il sostegno di Puglia Sound Record 2022

Il video è disponibile sul meiweb.it ⬅️
👉🏻Mela Mundi: il nuovo eco-murales sulle mur 👉🏻Mela Mundi: il nuovo eco-murales sulle mura di Porto Fluviale nel quartiere Ostiense a Roma

“Ricordo il primo giorno in cui abbiamo visto il locale” ci racconta Gino Cuminale, uno dei proprietari di Porto Fluviale; “prima di realizzarlo abbiamo visto questo quartiere in cui c'era questo spazio di 1000 m²; e facendo una passeggiata nel quartiere – come facciamo sempre prima di pensare al concept di un nuovo locale – ci siamo resi conto di quanto il quartiere fosse fuso con la storia della città.”

@portofluviale 
@yourban2030 
@zed1_art 
@hf4comunicazione
🎧Audiospettro In anteprima nazionale il videocl 🎧Audiospettro In anteprima nazionale il videoclip del singolo “Dj”

E’ disponibile in tutte le radio e piattaforme streaming “DJ”, il nuovo singolo degli Audiospettro. 

Forza DJ, facci ballare! Arriva l’estate, la voglia di divertirsi, la spensieratezza, il ballare fino al mattino.

Trovate il video su meiweb.it ⬅️
🌲”Capsula del Tempo”, arte rinascimentale e 🌲”Capsula del Tempo”, arte rinascimentale e contemporanea si incontrano nel Sacro Bosco di Bomarzo

Fino al 23 ottobre, creazione e mistero negli spazi mistici del Sacro Bosco: per la prima volta in dialogo nel Parco dei Mostri di Bomarzo la scultura contemporanea e quella unica che dal Cinquecento affascina letterati e visitatori.

@tommasocascella 
@sandroscarmiglia 
@serena_achilli 
@parco.dei.mostri 
@hf4comunicazione
🎤 I Solisti Aquilani e Daniele Orlando sul palc 🎤 I Solisti Aquilani e Daniele Orlando sul palco di LAZIOSound, fra Vivaldi e denuncia am-bientale

In partenza la terza edizione di LAZIOSound Festival, il principale appuntamento annuale con il programma musicale della Regione Lazio, che dal 20 al 24 luglio ai piedi del suggestivo Castello di Santa Severa, sul litorale laziale, porterà sullo stesso palco le sei nuove giovani eccellenze musicali della regione – selezionate nell’ambito di LAZIOSound Scouting 2022

@laziosound 
@danieleorlandoviolin 
@isolistiaquilani 
@regionelazio.official 
@generazionigiovani.it 
@hf4comunicazione
🎻Opera Taxi: un viaggio musicale nel tempo e ne 🎻Opera Taxi: un viaggio musicale nel tempo e nello spazio

La Città Ideale torna a confrontarsi con la tradizione lirica con Opera Taxi: un taxi, un toy piano, un compositore e un mezzosoprano in un viaggio schizofrenico nello spazio e nel tempo sulle note di Mozart, Missy Mazzoli, Rossini, John Adams, Purcell e Bizet.

@lacitta_ideale 
@francescoleineri 
@clalalic 
@hf4comunicazione

Seguici su Facebook

Facebook

Tweets

  • MEI25: a FRIDA BOLLANI MAGONI la Targa MEI Miglior Esordio dell’Anno. Domenica 2 ottobre LORENZO BAGLIONI conduce l… https://t.co/83YZvhGDIG
    Rispondi Retweet Aggiungi ai preferiti
  • MEI 2022 COMPIE 25 ANNI IL FESTIVAL DI MUSICA INDIPENDENTE ITALIANA! 30 SETTEMBRE, 1 E 2 OTTOBRE A FAENZA (RAVENNA… https://t.co/hy8N5WbFOw
    Rispondi Retweet Aggiungi ai preferiti
  • ♪ PAREIDOLIA MUSICALE SU SPOTIFY! ♪ - https://t.co/AmLWE3hQ4X♪-pareidolia-musicale-su-spotify-♪/
    Rispondi Retweet Aggiungi ai preferiti
  • NEL DIPINTO D’AMOR il nuovo singolo di Dora Saporita per MEI Digital - https://t.co/S6LcKErPBw
    Rispondi Retweet Aggiungi ai preferiti
  • Per Mezzogiorno In Musica Indie ecco la nuova Rubrica PAREIDOLIA MUSICALE ideata dal cantautore palermitano Andrea… https://t.co/OyR9Czrg8o
    Rispondi Retweet Aggiungi ai preferiti
14-siae
12-sillumina
02-mibac
02-nuovo-imaie
03-cafim
web-altoparlante
07-casa-del-vinile
08-exitwell
09-classic-rock
09-vinile
10-prog
10-radiobruno
12-ilrestodelcarlino

MEI @ 2017 - Agency: d-one.it

pop up titolo

Lorem ipsum

Questo sito utilizza i cookie a fini tecnici per le funzionalità del sito e per la condivizione degli articoli sui social network Privacy Policy