Nuova puntata del programma radiofonico Indieland Il Parcogiochi dell’Indipendenza (www.indielandradio.com) condotto e ideato dal giornalista e conduttore radiofonico Simone Mercurio, dagli studi romani di Atom Radio (www.atomradio.it) in collaborazione con la redazione di Exhimusic (www.exhimusic.com).
Il format, già diffuso in FM dalla romana Radio Città Futura e dalla siciliana Radio RTM di Modica per la Sicilia Sudest e Malta, è mediapartner del circuito radiofonico del MEI& L’Altoparlante.
Un nuovo episodio del format settimanale, ricco di ospiti tra nuovi dischi e nuovi libri, e una scaletta che prevede in playlist i nuovi singoli di White Lies e Dimartino oltre a classici di Queen e Vinicio Capossela, artisti scelti dall’ospite non musicale della puntata. Negli studi di Indieland, all’interno della rubrica spinoff Bookland c’è Giulio Perrone, già editore indipendente (Giulio Perrone Editore e L’Erudita) che presenta il suo nuovo romanzo da scrittore “L’Amore finche Resta” uscito il 14 febbraio per la Harper Collins Italia.
Cos’è l’amore? Un sentimento che dobbiamo assecondare, una sensazione fuggiasca che il nostro cuore assorbe per sentirsi più vivo? O è un bisogno primario, come bere mangiare e dormire? La risposta ha provato a darcela, almeno per sommi capi, Giulio Perrone con il suo romanzo, che è uno di quei romanzi che si legge tutto d’un fiato, che mette allo specchio gli uomini (soprattutto gli over quarantenni coetanei di Perrone) ma aiuta anche le donne a capire meglio il presunto “sesso forte”.
Protagonista del Palcoscenico Live di Indieland è il cantante e chitarrista Cesare Malfatti, ex La Crus e membro alle origini degli Afterhours, il musicista negli studi romani di Atom Radio e Exhimusic, presenta il suo nuovo disco “La Storia è Adesso” (RIFF Records di Bolzano) accompagnato per il piccolo live dalla moglie Stefania Giarlotta a cori e campionatore, nonché autrice della grafica del disco che è pubblicato con una sorta di giornale cartaceo d’epoca con estratti, scanzioni e foto dell’antenato di Malfatti che il centro contenutistico del concept album dell’artista.
Intervistato da Simone Mercurio, autore e conduttore di Indieland, l’ex La Crus racconta ai nostri microfoni numerosi aneddoti della sua lunga storia musicale. E soprattutto ques’ultimo progetto, il quinto album da solista, incentrato sulla figura del suo antenato Valeriano Malfatti, podestà di Rovereto per quarant’anni (1880/1920) e deputato trentino al Parlamento dell’Impero asburgico a Vienna.
Valeriano Malfatti fu convinto sostenitore di una soluzione pacifica tra Italia e Austria: «Neutralità, autonomia di Trieste, annessione del Trentino e Friuli austriaco e di qualche isola dell’Adriatico» era, in sintesi, il suo pensiero. I fatti andarono però diversamente e, dopo l’entrata in guerra dell’Italia, Valeriano fu protagonista di un momento tragico della storia del Trentino e in particolare della sua città: Rovereto fu totalmente evacuata per la sua prossimità al fronte italiano. Si adoperò per preservarla dalla distruzione e dal saccheggio e per questo fu accusato di irredentismo e infine internato nel campo di prigionia di Katzenau. Al termine della Grande Guerra, fu rieletto sindaco di Rovereto e poi senatore del Regno d’Italia.
Cesare Malfatti, musicista conosciuto a livello nazionale anche per aver fatto parte di importanti band degli anni ’90 (Afterhours e La Crus), è un discendente di Valeriano. La passione per questa storia, lo ha spinto a frugare tra archivi personali e istituzionali. La biografia di Valeriano è diventata così lo spunto per affrontare temi quali il confine, la guerra e la pace, la prigionia, l’impegno politico e sociale, il cambiamento: temi senza tempo che presentano numerose similitudini con la situazione sociale odierna.
Per gli arrangiamenti musicali, Cesare Malfatti ha avuto l’opportunità di registrare le Macchine Intonarumori inventate nel 1903 dal futurista Russolo: i suoni campionati da tali registrazioni sono diventati l’anima strutturale dei 15 brani.
Per quanto riguarda i testi delle canzoni, come nel suo precedente lavoro “Una Città Esposta”, si è affidato ad un gruppo di autori riconosciuti: Alessandro Cremonesi, Luca Gemma, Antonio di Martino, Marina Petrillo, Alessandro Grazian, Luca Lezziero, Dany Greggio, Angelo Sicurella, Giulio Casale, Gianluca Massaroni, Fabrizio Coppola, Giuseppe Righini, Luca Morino.