Sara’ Marco Boato, gia’ leader di Lotta Continua e poi parlamentare di Dp, Verdi, Radicali e Socalisti, sociologo di Trento ad aprire il Convegno sul ’68 che si terra’ venerdì 28 settembre a Faenza. Dopo l’inaugurazione della mostra su “I Manifesti Beat e Prog dei Complessi in Romagna tra gli Anni ’60 e ’70 – Alle radici della musica indipendente” curata da Gianni Siroli, alle ore 15 alla Galleria della Molinella in collaborazione con il Liceo Torricelli Ballardini di Faenza si terra’ il convegno insieme agli autori dell’ultimo numero della rivista Nautilus tutto dedicato alla rivolta studentesca di 50 anni fa con interventi di Leonardo Altieri, Alberto Mingotti, Giordano Sangiorgi, Gianguido Savorani, Gilberto Borghi e Marco
Tadolini insieme a Luigi Neri, Preside del Liceo che con gli studenti ha lavorato a quel periodo.
Domenica 30 settembre alle ore 15 al Teatro Masini si terra’ invece la chiusura del MEI dedicato ai 40 anni dalla Legge Basaglia con la presentazione del libro di Piero Cipriano “Basaglia e le metamorfosi della psichiatria” insieme al duo di cantautori e psicoterapeuti emiliano-romagnoli Psicantria e il leader del Movimento Studentesco del ’68 Mario Capanna , poi parlamentare di Dp e autore del best seller “Formidabili quegli anni” proprio su quell’importante periodo storico per
contestualizzare l’epoca in cui nacque l’articolato legislativo. Seguira’ il reading musicale ispirato a Franco Basaglia “Interiezioni” di Pierpaolo Capovilla, leader de Il Teatro degli Orrori, accompagnato dalle musiche di
Paki Zennaro.
Un’apertura e una chiusura del MEI 2018 che non a caso celebrano i 50 anni dal ’68 arrivando fino al ’77, considerato la coda finale del Movimento Studentesco, con la Legge Basaglia che considerava la malattia mentale in modo piu’ normale e strettamente connesse al radicale cambiamento di mentalita’ verso le arti , la cultura, la musica, il cinema, il teatro, la
letteratura e il genio artistico in generale sempre piu’ considerato positivamente come elemento centrale della realizzazione della vita personale sia come protagonisti che come consumatori critici.
Fu nel ’68 infatti che ci fu la massima esplosione di nuovi progetti musicali in ambito rock a livello internazionale e a livello cantautorale in Italia con una creativita’ che resto’ feconda fino al Movimento Giovanile del ’77 che fece sue, vincendola, tra le tante, la battaglia per una Legge Basaglia che chiuse i manicomi e porto’ i cosiddetti “malati di mente” ad
essere trattati come gli altri pazienti correggendo anche gravi errori come quando il genio artistico spesso purtroppo veniva considerato “follia” e rinchiudeva nei manicomi persone completamente normali cariche solo di creativita’ e passione e dedite a una vita non scandita solo ed esclusivamente dai ritmi degli uffici e delle fabbriche.