n Europa il green pass sta permettendo alla musica di ripartire, in Italia non è così. Il Circolo Magnolia, uno dei principali spazi dedicati alla musica dal vivo a Milano, ha deciso di chiudere spiegando le proprie ragioni in lungo post. “È stata una stagione fantastica, piena di soddisfazioni, gioie e felicità. Sarebbe fantastico poter usare queste parole per descrivere questi ultimi mesi, sarebbe fantastico anche poter dire, come sempre, che ci rivedremo al più presto. Purtroppo non è così. – si legge nel post – non è così per diverse ragioni, questi 18 mesi sono stati a dir poco impegnativi, sono stati mesi in cui abbiamo fatto tutto il possibile. Per dare un segnale, abbiamo cercato di aprire nella stagione invernale, sempre nel totale rispetto di tutte le disposizioni legate al pubblico spettacolo, non ce l’abbiamo fatta, con l’introduzione e la decisione di rispettare il coprifuoco non avremmo potuto. Abbiamo deciso di darne un altro di segnale questa estate, ricreando una stagione fatta di concerti, spettacoli, talk, presentazioni di libri, sedute, distanziamento e mascherine. Era un segnale necessario, doveroso per la città e il territorio, è stata una decisione presa senza dubbi, come nessun dubbio c’è stato nella volontà di rispettare ogni singolo dettaglio di ogni decreto”.
In Europa il green pass sta permettendo alla musica di ripartire, in Italia non è così. Il Circolo Magnolia, uno dei principali spazi dedicati alla musica dal vivo a Milano, ha deciso di chiudere spiegando le proprie ragioni in lungo post. “È stata una stagione fantastica, piena di soddisfazioni, gioie e felicità. Sarebbe fantastico poter usare queste parole per descrivere questi ultimi mesi, sarebbe fantastico anche poter dire, come sempre, che ci rivedremo al più presto. Purtroppo non è così. – si legge nel post – non è così per diverse ragioni, questi 18 mesi sono stati a dir poco impegnativi, sono stati mesi in cui abbiamo fatto tutto il possibile. Per dare un segnale, abbiamo cercato di aprire nella stagione invernale, sempre nel totale rispetto di tutte le disposizioni legate al pubblico spettacolo, non ce l’abbiamo fatta, con l’introduzione e la decisione di rispettare il coprifuoco non avremmo potuto. Abbiamo deciso di darne un altro di segnale questa estate, ricreando una stagione fatta di concerti, spettacoli, talk, presentazioni di libri, sedute, distanziamento e mascherine. Era un segnale necessario, doveroso per la città e il territorio, è stata una decisione presa senza dubbi, come nessun dubbio c’è stato nella volontà di rispettare ogni singolo dettaglio di ogni decreto”.