Tutti i martedì sera dal 27 luglio al 14 settembre
(s)Nodi 2021 > X edizione: torna il festival di musiche inconsuete
Il Museo della Musica presenta la decima edizione di (s)Nodi il festival di musiche inconsuete in programma tutti i martedì sera dal 27 luglio al 14 settembre e dedicato a coloro che restano in città e vogliono vivere l’estate ascoltando musica DOC dal vivo.
Nella difficoltà attuale di spostarsi da un paese all’altro (s)Nodi offre l’opportunità di compiere un vero e proprio giro del mondo in otto viaggi sonori per esplorare le affascinanti contaminazioni tra culture solo apparen temente lontane tra loro e per scoprire le tradizioni legate all’uso e al suono degli strumenti musicali.
E allora scopri subito il programma di quest’anno! ⬇
Dal tango nomade con un repertorio inaspettato, meticcio, cantato in lingue diverse alla musica azera per scoprire di melodie oniriche e ancestrali, dalla celebrazione della freedom of movement che attrae estetiche opposte tra popolare e sperimentale in un legame tra Africa ed Europa all’incontro ad Est tra un ebreo milanese, un interprete di musiche popolari e un musicista del Kurdistan siriano, dalla “mescolanza” di sonorità mediterranee e dalle tarantelle del sud Italia ad un live remix “inaudito” in cui la cantabilità del violino classico si fonde con il sound elettronico, della “musica viandante” dei Baraccone Express fino alla linguamadre cantata da Pier Paolo Pasolini nel Canzoniere Italiano del 1955.
acquista in prevendita il tuo biglietto
– presso il bookshop del Museo della musica nei giorni di apertura
– on line (con una maggiorazione di € 1) direttamente su midaticket.it
MA ATTENZIONE: nel rispetto delle disposizioni in contrasto all’emergenza COVID-19 i posti disponibili in sala sono limitati a 48.
NB: per gli aventi diritto, sarà possibile utilizzare parzialmente o totalmente i voucher degli eventi annullati selezionando l’apposita voce presente sulla cassa on line.
programma completo di (s)Nodi 2021
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(s)Nodi fa parte di Bologna Estate C’è! il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica
martedì 27 luglio ore 21.00
Mondo Tango
orquesta de tango nomade
Paola Fernandez Dell’Erba voce
Moreno Falciani flauta, clarinete
Hernan Fassa pianoforte
Marta Pistocchi violino
Virgilio Monti contrabbasso
Mondo Tango nasce dalla ricerca della cantante ed etnomusicologa Paola Fernandez Dell’Erba, che ha raccolto centinaia di esempi di “tango nomade”, cioè di tutti quei tanghi che non sono nati in Argentina ma in diverse città del mondo, da oriente a occidente, lungo tutto il ‘900.
Il risultato? Un repertorio inaspettato, meticcio, cantato in lingue diverse: polacco, francese, turco, greco, italiano, spagnolo, giapponese, inglese…
Brani sorprendenti che, lontani dal folklore spicciolo, diventano gli affreschi delle metropoli di un vero e proprio “mondo tango” capace di disegnare un’epoca.
martedì 3 agosto ore 21.00
Stella d’Oriente
Fakhraddin Gafarov tar, oud, ney, balaban, voce
Simone Amodeo bendir, daff, zarb, darbuka
Davide Marzagalli alto sax, clarinetto
La ricerca musicale dell’ensemble fondato dal maestro azero Fakhraddin Gafarov si sviluppa lungo un repertorio sia colto che popolare di musiche raccolte nell’arco degli anni in diversi paesi medio orientali tra Azerbaijan, Iran, Afghanistan, Turchia e Balcani.
Un viaggio alla scoperta di melodie oniriche e ancestrali, purezza del suono e ritmi coinvolgenti: sapori e colori ancora poco noti al grande pubblico europeo ma di una tale ricchezza e sensualità da trascendere mode e mercati.
martedì 10 agosto ore 21.00
Freedom of movement
Jabel Kanuteh kora, voce
Marco Zanotti batteria, mbira
feat. Stefano Pilia chitarre, elettronica
Dal contrasto tra i percorsi personali e artistici del griot gambiano Jabel Kanuteh (che ha dovuto affrontare un drammatico viaggio di due anni da migrante) e il percussionista romagnolo Marco Zanotti (il quale, grazie al suo passaporto europeo, ha invece potuto fare del viaggio una fonte di ispirazione e di scambio di culture) nasce una musica che attrae estetiche opposte tra popolare e sperimentale, tra Africa ed Europa.
Ed eccezionalmente solo per (s)Nodi il duo viene affiancato da Stefano Pilia, chitarrista e compositore di ambito sperimentale ma con una forte propensione ai linguaggi ibridi, per un evento one shot davvero imperdibile.
martedì 17 agosto ore 21.00
Karşılama
Ashti Abdo saz, voce, percussioni, duduk, marranzano, clarinetto
Manuel Buda chitarra classica, chitarra preparata, voce
Fabio Marconi violhao de choro a 7 corde, voce
Karşılama in turco significa incontro, benvenuto.
E proprio dall’incontro tra un ebreo milanese con origini assai miste, un famelico ricercatore e interprete di musiche popolari e un musicista del Kurdistan siriano, testimone di una storia e di una cultura che ancora oggi lottano per esistere, nasce un itinerario musicale che da Vienna arriva fino al Caspio: terre da sempre abitate, attraversate, invase da greci, ebrei, zingari, kurdi, turchi, armeni, arabi, la cui vitalità ha prodotto capolavori e orrori, in un crogiuolo culturale, artistico e umano che fermenta tuttora.
martedì 24 agosto ore 21.00
Mescarìa
Modestino Musico fisarmonica
Elena Mirandola violino
Gabriele Pozzolino percussioni
Arianna Romanella voce e chitarra
Il nome del gruppo nasce dalla fusione tra il termine mmesca (“miscuglio” in napoletano) e (canto ad) aria, che nella tradizione della musica popolare di tutto il sud Italia identifica uno stile vocale dall’andamento melodico e cantilenante.
Con Arianna Romanella, giovane e talentuosa cantante lucana, attraverseremo l’anima del meridione, passando dalla Campania alla Puglia e facendo sosta in Basilicata alla riscoperta delle radici musicali del sud d’Europa, tra sonorità mediterranee, canti in lingua romanè e tarantelle urbane.
martedì 31 agosto ore 21.00
Bel Canto
Phase duo:
Eloisa Manera violino e composizioni
Stefano Greco monochord e live electronics
Un producer milanese con una passione sfrenata per i poliritmi, l’Africa e Mussorgsky e una virtuosa che arriva dalla classica, ma che ha suonato con Mario Brunello e Herbie Hancock ed è stata inserita nella shortlist delle 10 donne che stanno cambiando il jazz, fanno incontrare le loro differenti storie e background artistici sotto il segno del bel canto, locuzione magica della tradizione musicale italiana.
Un live remix “inaudito” in cui la cantabilità del violino classico si fonde con il sound elettronico, l’improvvisazione jazz e la minimal music, in un sottile filo che si dipana tra Vivaldi, Steve Reich e i Raga indiani.
martedì 7 settembre ore 21.00
Musica da anticamera
Baraccone Express:
Paolo Xeres cymbalom
Luca Radaelli clarinetto, sax contralto
Edoardo Tomaselli flicorno soprano, tromba, voce
Stefano Malugani contrabbasso
Uno strumento con una storia antica, il cymbalom: lo portarono i Crociati dall’Oriente e nel tempo il suono ipnotico delle sue corde di metallo percosse da due sottili bacchette di legno ricoperte di cotone è diventato principe del repertorio popolare e klezmer dell’Europa centrale…
E ovviamente della “musica viandante” di Baraccone Express, che lambisce i territori di differenti culture, dalla musica gitana ai sentieri dell’Old Time Jazz fino ai richiami al mondo delle colonne sonore (da Nino Rota agli Spaghetti Western).
martedì 14 settembre ore 21.00
Linguamadre
il Canzoniere di Pasolini
Elsa Martin voce, live electronics
Davide Ambrogio chitarra, lira, zampogna, percussioni
Nicolò Bottasso violino, tromba, live electronics
Simone Bottasso organetto, flauto, live electronics
Quattro talenti del nuovo folk italiano ridanno suono e voce alle poesie raccolte da Pier Paolo Pasolini nel Canzoniere Italiano del 1955, rileggendole attraverso le lenti della contemporaneità ed alternando atmosfere liriche ed evocative a forme più progressive.
Un viaggio tra indovinelli, ninne nanne, canti della terra, della guerra e della Resistenza attraverso la poesia popolare italiana e le sue molte lingue, proprio nel momento in cui nell’Italia del boom economico si avviava la lenta erosione del dialetto come lingua madre di buona parte della popolazione.