Maria Chiara Ferrari, in arte Maky Ferrari, nasce il 10 gennaio 1988. Già da piccolissima mostra interesse verso la musica. A soli 5 anni inizia a studiare pianoforte classico e danza classica-hip hop-jazz. Scopre le sue potenzialità canore cantando nel coro parrocchiale, dove il papà suona l’organo. E’ proprio lui, Carmelino Ferrari, che le fa muovere i primi passi da cantante dandole modo di esibirsi con lui nei locali.
1.Ciao! Presentati ai lettori del MEIWEB: quando hai capito che avevi questa passione per la musica?
Salve a tutti e grazie per questo spazio. Ero veramente molto piccola, avevo 5 anni quando i miei genitori mi iscrissero ad un corso di pianoforte che io già cantavo e suonicchiavo ad orecchio le canzoni dei cartoni animati. Poi ho iniziato a cantare nel coro della chiesa, ai matrimoni dei parenti, alle feste del mio paese e al pianobar con mio padre, ho fatto la vera gavetta. Sul palco riuscivo ad esprimere ciò che mi veniva difficile dire a parole, perciò ho capito che sarebbe stato il mio canale di comunicazione preferenziale.
2.Come è nata l’idea per il tuo ultimo singolo “Haters”? Tratta un tema molto importante, qual è il messaggio che arriva a chi lo ascolta?
L’idea è nata con Matteo Tateo, art director del progetto. Volevamo creare un pezzo moderno, pop, che strizzasse l’ occhio alle sonorità anni 80 ma che non avesse un testo banale. Io avevo bisogno di togliermi un sassolino dalla scarpa, di affrontare i ragazzetti che mi avevano bullizzato da ragazzina e cantargliene quattro ai leoni da tastiera che popolano i social di molti di noi. Nonostante tutto però la canzone è un inno all’amore, la rabbia lascia spazio alla compassione per queste persone che si sentono importanti solo sminuendo gli altri e alla speranza che coloro che l’ascolteranno nella mia stessa situazione, possano fregarsene, sentirsi più forti e determinati come lo sono io adesso.
3. Raccontaci un pò di cosa vuol dire essere coautrice di un singolo? Com è stata questa esperienza?
Ho scritto tutta la mia vita in sintesi su tre bigliettini e li ho inviati all’autore Lorenzo Gioacchin. Ci siamo scambiati tantissimi messaggi, è stato bravissimo a capirmi e a tirare fuori proprio quello che volevo dire nella modalità più vera per me. E’ stato un percorso introspettivo intenso, in cui mi sono messa in discussione in prima persona, molto istruttivo e motivante.
4.Quali artisti ti hanno maggiormente ispirato nel tuo stile e sound?
Da ragazzina cantavo le canzoni di Laura Pausini, Giorgia, Celine Dion, di Mariah Carey, Whitney Houston, Stevie Wonder…crescendo mi sono esibita per anni con una cover band revival ‘70/’80 confrontandomi con Aretha Franklin, Blondie, Gloria Gaynor…da grande mi sono laureata in Canto Jazz al conservatorio di Lecce: tutte queste influenze hanno formato il mio bagaglio musicale.
5. Covid permettendo, hai in programma dei live o delle esibizioni in questo 2021?
Spero proprio di si, sono molto fiduciosa che il nostro settore duramente colpito possa presto ripartire. Colgo l’occasione per invitare i vostri lettori a seguirmi sui social così da tenerci in contatto quotidianamente.
Grazie mille, Maky
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