Troppo giovani per andare ai concerti dei Nirvana, troppo maturi per dimenticare il crollo delle torri gemelle. È in questo periodo che i quattro ragazzi ferraresi crescono. Tra le mura domestiche canzoni che si spacciavano su mixtape da 90 minuti e titoli scritti a bic: canzoni rock alternative che raramente si sentivano per radio o MTv.
Queste sonorità fuzzate e distorte, voci urlate ma melodiche, da cui i Bodoni traggono ispirazione. Il gruppo prende il nome dal carattere di testo Bodoni. Questo stile di carattere era molto in auge nei primi anni 90, essendo uno degli stili di default nei programmi grafici quali Pagemaker. Inizia così, un po’ con la scusa di uscire di casa e un po’ per bersi una birra in compagnia, questa avventura musicale. Dal gennaio 2017, Bodoni si trovano in sala prove per creare canzoni su canzoni fino ad arrivare a giugno 2018, dove iniziano ad incidere il loro primo EP – liveb, uscito il 29 novembre in tutti i comuni digital stores e disponibile in streaming su tutti le più note piattaforme. Vengono quindi selezionati per apparire nella raccolta settimanale di fuzzyheavy.com, un podcast americano che convoglia tutte le uscite discografiche con un attitudine stoner, grunge, metal e sludge. Si ripresentano al pubblico nel 2021 con il singolo Lipstick che anticipa il full length Domestik Violence in uscita il 5 Aprile. La copertina del singolo è un dipinto di Andrea Boldrini, con il contributo grafico di Virginia Furini. Il video, ideato dalla band e diretto dal videomaker ferrarese Michelangelo Ingrosso, prende spunto da un tragico fatto di cronaca e mette in scena un ragazzo giovane e turbato che sprofonda in una crisi psicotica interiore, guardando la sua compagna truccarsi all’interno di una macchina parcheggiata. Nella sua mente contorta, gelosia e rabbia prendono forma attraverso “demoni”, ritratti dalla band stessa che suona il brano, scatenando fragili percorsi neuronali del giovane uomo. Domestik Violence rappresenta un’evoluzione del gruppo rispetto a liveb in termini di coscienza artistica e personalità.La produzione del disco è stata affidata a Federico Viola (Animal House Studio), mentre il mastering è stato curato da Andrea De Bernardi dell’Eleven Mastering Studio.
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