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Nel 2019 i Leda hanno pubblicato il disco “Memorie dal Futuro” (Il Piccio Records), il loro è un progetto di resistenza musicale. La loro estetica ha nel DNA l’overdrive, la wave, il trip rock e l’alternative rock, nel contrasto emotivo tra il velluto del timbro vocale di Serena e l’abrasività dei suoni. Nell’ultimo brano si sottolinea il feat. di Marino Severini della Gang, il brano è dedicato alla memoria dei partigiani. Abbiamo parlato di questo e molto altro con Serena Abrami dei LEDA in questa intervista!
QUI il LINK per rivedere la puntata:
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A Venerdì prossimo, ore 12 con una nuova intervista sul canale YOUTUBE MEI.
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I LEDA nascono dall’incontro dei musicisti Enrico Vitali, Serena Abrami, Fabrizio Baioni e Mirko Fermani, da anni attivi nei rispettivi progetti nel panorama della musica italiana underground e cantautorale. La loro estetica ha nel DNA l’ overdrive, la new wave, il trip rock e l’alternative rock, nel contrasto emotivo tra il velluto del timbro vocale e l’abrasività dei suoni.Dopo un inverno passato in sala prove, nel mese di maggio 2018 le canzoni che andranno a comporre l’album vengono registrate presso l“ ’Indipendente Recording Studio” di Matelica. Il lavoro è seguito dal fonico Nicola Giorgetti che, insieme ai Leda, ne cura la produzione. I testi nascono dalla collaborazione tra Serena e lo scrittore fermano Francesco Ferracuti. Un brano dell’ album (“Il sentiero”) vede la partecipazione di Marino Severini, voce dei Gang. Il 12 Aprile 2019 “Memorie dal futuro” esce negli store digitali ed in copia fisica. L’ album viene presentato in diversi locali delle Marche e rassegne, tra cui il “Klang Festival” presso il Teatro Nuovo di Capodarco, dove incassa il primo sold out.L’attitudine della band a ricercare nei videoclip un’amplificazione emotiva delle suggestioni sonore, li ha portati a collaborare con registi creativi e di affine visione. Dopo il primo video (“Ho continuato” – regia: Marco Bragaglia) in cui i corpi dei musicisti sono i soggetti di un quadro di arte contemporanea in movimento, il secondo (“Pulviscolo” – regia: Caos Crew) immerge i Leda in un viaggio ipnotico ed onirico, un affascinante gioco di luci ed ombre. Il terzo video vede nuovamente la collaborazione con Bragaglia, alle prese con spezzoni di filmati analogici di una neonata presi da vecchie VHS. Il quarto video, “Deriva”, è un’animazione con la tecnica dello stop-motion,curata dall’ artista e coreografo Davide Calvaresi,(vincitore del Globo d’Oro 2019 con il film “Olmo” come miglior cortometraggio.)