Un esempio chiaro dello stato disastroso della cultura in Italia: in un sito immobiliare si scopre la vendita di uno storico teatro come casa. Una “casa indipendente” di ben 1800 mq, con 3 locali e un bagno, corte esterna, box e locali tecnici, “ideale per attività produttiva”. Ma si tratta, in realtà, di un teatro: il secondo di Savona per dimensioni, con una platea in grado di ospitare 600 persone. Il curioso annuncio è comparso su un portale online, con un prezzo di vendita di 1,5 milioni di euro. E ora è destinato a diventare un caso nella cittadina ligure, vista la storia e la bellezza di quel teatro.
Costruito dai frati Scolopi nel 1926, ha la volta interamente affrescata da Severino Bellotti. Diventato privato nel 1982, dopo un primo intervento conservativo è caduto in disuso e non è più stato utilizzato. Negli ultimi decenni è stato più volte al centro di proposte di valorizzazione che però non hanno mai avuto seguito. Ora gli eredi del vecchio proprietario hanno deciso di venderlo, affidandosi a una agenzia immobiliare che ha pubblicato l’annuncio online. Ma senza qualificarlo come un teatro e suggerendo una possibile riconversione. Una notizia certamente drammatica per la cultura italiana, sempre piu’ teatri, cinema e club che chiudono con sempre meno spazi e palchi per la cultura, la musica, il cinema, la danza e il teatro a tutto vantaggio dei monopolisti mondiali dello spettacolo e della musica live, discografica e on line