Il tradizionale momento maggio di AngelicA quest’anno si trasforma in un festival esteso. Infatti, la 30esima edizione di AngelicA si svolgerà dall’11 settembre all’11 dicembre 2020: 12 concerti, tutti alle h 21 – eccetto quello a Reggio Emilia alle h 20.30, nell’arco di quattro mesi, a Bologna – al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo – e a Reggio Emilia – al Teatro Municipale Valli.
Vediamo il programma in dettaglio:
Venerdì 11 e sabato 12 settembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna) – The Mayfield
Nato in occasione dell’opera Everything That Happened And Would Happen di Heiner Goebbels, il gruppo The Mayfield rappresenta per il compositore tedesco una rara occasione di ritorno all’estetica della creazione collettiva.
The Mayfield sarà protagonista anche di una residenza di tre giorni, e di una registrazione, al Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo, dal 10 all’11 settembre.
Venerdì 18 settembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
Agnese Toniutti, Subtlety Concert
Frances-Marie Uitti, This
Pianista dedita a progetti di ricerca e performance su repertori contemporanei e del Novecento, Agnese Toniutti ha pensato questo recital attorno al concetto di subtlety, traducibile sia in delicatezza che sottigliezza: quella zona non appariscente del vivere, più vicina al limite che al centro, al silenzio che al frastuono, all’ascolto che al proclama, dove si nascondono germogli di poesia. Una qualità della musica – e del pensiero – che hanno in comune sia l’americana Lucia Dlugoszewski che il compositore e pianista fiorentino Giancarlo Cardini, esploratori di universi sonori e limiti poetici molto diversi, ma autenticamente propri.
La violoncellista Frances-Marie Uitti – protagonista della seconda parte della serata di venerdì 18 settembre – ha collaborato con il gotha dei compositori contemporanei e ha spinto il suo strumento verso nuovi territori, progettandone versioni elettriche e applicazioni elettroniche, o sviluppando tecniche esecutive inedite, come l’utilizzo di due archi in una sola mano che le consente di creare accordi a 4, 3 e 2 parti, mantenendo libera la mano sinistra per modularli.
This è stata composta per il suono peculiare di uno strumento unico nel suo genere: un violoncello di alluminio risalente agli anni ‘20. Utilizzando i due archi come entità separate, le voci vengono enfatizzate attraverso l’uso di elettronica in tempo reale.
Venerdì 25 settembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
Contagious
Contagious è un trio che lavora su una costante tensione creativa fra sperimentazione d’avanguardia ed elettronica. La dj Mieko Suzuk e le due voci innovative della scena improvvisativa berlinese, Andrea Neumann e Sabine Ercklentz, si dedicano alla scoperta di nuovi spazi estetici attraverso un reciproco contagio musicale. Saccheggiando le reciproche sfere musicali, le fanno proprie e si scambiano i ruoli: sullo sfondo di fragili trame sonore, i battiti divengono udibili, e ritmi accattivanti implodono in frammenti di rumore che si trasformano poi in un flusso di trance. Suoni autonomi divengono ballabili e i ritmi si fanno ‘trasparenti’.
Giovedì 8 ottobre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
OWL
Magda Mayas e Christine Abdelnour
Strumentisti stimati, emersi nel fertile clima creativo della scena della musica jazz e improvvisata norvegese (a Trondheim), Karl Bjorå e Signe Emmeluth di OWL hanno trovato nella formula del duo il modo più efficace per sviluppare nuove forme e sonorità tramite l’applicazione di tecniche strumentali estese combinate all’elettronica.
Magda Mayas e Christine Abdelnour, a cui è affidato il secondo set della serata, sono due personalità di spicco dell’attuale scena della musica improvvisata. Una pianista e l’altra sassofonista – entrambe di origini libanesi, ma Mayas di base a Berlino e Abdelnour in Francia – hanno condotto ricerche intensive sui rispettivi strumenti, che riescono a far suonare come una raffinata combinazione di suoni acustici ed elettronici, malgrado non facciano alcun uso di effetti elettronici. La loro musica si muove come un solo organismo e coinvolge l’ascoltatore con un costante flusso d’idee e colori basato sulla loro abilità di ascoltarsi e capirsi a vicenda.
Sabato 24 ottobre – ore 20.30 – Teatro Municipale Valli (Reggio Emilia)
SHALOMA LOCOMOTIVA ORCHESTRA
Con Shaloma Locomotiva Orchestra 42+1, per la prima volta, una selezione di canzoni tratte da tutte le sue produzioni saranno eseguite insieme a un’orchestra di 31 elementi, che si affiancherà a collaboratori abituali di Mariani e a un ricco parterre di ospiti nazionali e internazionali: tra cui i cantanti Francesco Bianconi (Baustelle) e Mauro Ermanno Giovanardi (La Crus), la tromba/flicorno più elettronica di Paolo Fresu e il virtuoso di Trautonium Peter Pichler.
In programma, canzoni scomposte (e ricomposte) per 42+1 musicisti: un incontro-scontro tra la classicità dell’orchestra e il suono impalpabile di strumenti fuori dall’ordinario.
Arrangiatore ospite per la compagine orchestrale sarà Domenico Caliri (Specchio Ensemble, Camera Lirica), già direttore musicale di importanti progetti di AngelicA con John Oswald e Fred Frith.
Giovedì 5 novembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
Slaps Orchestra
Melodie che risentono dell’influenza noise, una costante ricerca timbrica che arriva a inglobare persino lo scandire ritmico, costruzioni e disgregazioni strutturali. Musica concreta, soundscapes ambientali, elettronica contemporanea e l’espressività libera e violenta dell’improvvisazione condotta e imbrigliata dall’uso di notazioni non convenzionali, si intrecciano per raccontare storie sci-fi, mondi distopici e gioiosi allo stesso tempo, immagini sinestetiche che ci trasportano in un delicato delirio.
Venerdì 27 novembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
Apartment House, AT 25 PLAY JIM O’ROURKE AND MORE
Fondato nel 1995, Apartment House è un ensemble di organico e strumentazione flessibili, il cui repertorio spazia dall’avanguardia storica a giovani esordienti, al recupero di opere e autori dimenticati.
Il concerto in programma ad AngelicA, che celebra i 25 anni dell’ensemble, spazia su compositori di estrazioni diverse nati negli anni ‘60, ‘70 e ‘80 (Yudo, Kudirka, Lely e Aglinskas), e su un omaggio a una figura in piena riscoperta, Julius Eastman. Oltre metà concerto è dedicata a Jim O’Rourke, con la prima assoluta di un brano arrangiato appositamente per l’ensemble, e un lungo lavoro per archi e oscillatori, nato come omaggio a Scelsi ma dal potente impatto sonoro più affine al primo La Monte Young.
Venerdì 11 dicembre – Centro di Ricerca Musicale/Teatro San Leonardo (Bologna)
Roberto Dani
Julien Desprez
Musicista autodidatta, Roberto Dani privilegia negli ultimi anni la ricerca sulla dimensione del solo per batteria preparata: “una riflessione a partire dal silenzio” sull’improvvisazione e i confini tra la musica improvvisata e la musica scritta, che indaga le relazioni tra corpo, spazio e suono.
Attraverso il lavoro sui pedali e l’ispirazione del tip-tap, Julien Desprez – la cui performance, in scena nella seconda parte della serata – ha sviluppato una tecnica unica che trascende i confini della chitarra, creando un nuovo strumento in continua evoluzione, il cui suono può sembrare quello di uno strumento diverso (come una batteria o un organo) ed evocare una danza, per la gestualità con cui si esprime in scena. Acapulco Redux è una performance per un musicista, chitarra elettrica e sistema di luci: mettendo suono, spazio e luce sullo stesso piano, il fulcro della stessa performance è leggermente dislocato e le prospettive si moltiplicano. Tensioni, rotture, shock – di qualsiasi natura – creano uno spazio-tempo singolare.