Diciamo che Gianluca Grignani non è proprio il musicista più stabile e mansueto che abbiamo in Italia.
Gli ultimi anni lo hanno visto più impegnato in uscite pubbliche imbarazzanti, in video che lo ritraevano provato fisicamente e psicologicamente, che in uscite discografiche. Basti pensare che sono passati cinque anni dall’ultimo lavoro in studio “A volte esagero” e nel frattempo il mondo musicale sembra essersi scordato di lui.
L’ex enfant prodige della musica italiana è diventato un uomo e un adulto, e adesso, messi insieme i cocci della sua vita, torna a cantare, riprendendo la chitarra acustica e cantando ancora una ballad, alla sua maniera.
“Non dirò il tuo nome” è il nuovo singolo di Gianluca Grignani, uscito il 4 giugno per Sony Music, e non si può che esserne contenti.
Certo, la canzone è un po’ arruffata, con un ritornello che arriva tardi e una melodia non proprio indimenticabile. Un brano che decolla e poi atterra subito, e qualcosa te lo dice, ma sembra non affondare mai realmente il colpo.
Però ci mostra Gianluca ancora capace di raccontare qualcosa.
Forse non è un caso che il brano parli della stessa ragazza di “La mia storia tra le dita” (o almeno così ci dice Grignani), perché le sonorità chitarristiche e il melange di acustica ed elettrica ci riportano ai suoi esordi e la sua carriera nei ’90, specie “La fabbrica di plastica”. E il brano recupera quella accennata malinconia sentimentale che aveva reso vincenti i suoi grandi classici, mantenendo il riserbo sull’identità della donna persa 20 anni prima, ormai sempre di più musa dell’artista.
Fa piacere anche che Grignani sia tornato a esprimersi con il sound che più gli si addice, evitando la trappola della contemporaneità a tutti i costi, della modernità kitsch e volgare. Certo è innegabile che questo pone Il Grigno fuori dal presente discografico, relegandolo a stella caduta di un passato ormai storicizzato.
L’importante però è che Gianluca sia di nuovo tra noi, speriamo per rimanerci. In fondo, alcune delle pagine più belle della musica italiane degli anni ’90 le ha scritte lui, e non può che far piacere sapere di poter finalmente parlare della sua musica e non più solo dei suoi disagi.
VOTO: 6/10
AGGETTIVO: NOSTALGICO
ALBUM: NON DIRO’ IL TUO NOME
ARTISTA: GIANLUCA GRIGNANI
ANNO: 2020
ETICHETTA: SONY MUSIC