Era una giornata cupa e invernale a Glasgow mentre Easy Life si preparavano per il loro spettacolo al Saint Luke’s, l’anno scorso a ottobre. La pioggia scendeva senza sosta al di fuori delle vetrate colorate di quel vecchio edificio trasformato in chiesa sconsacrata, ma l’anticipazione del grande evento era palpabile nell’atmosfera. Un organo a canne scintillante fungeva da sfondo sul palco, e una massiccia palla da discoteca pendeva al centro della stanza vuota e cavernosa che in poche ore si sarebbe trasformata in un concerto gremito di fans.
Tutti e cinque i membri dalla band Easy Life hanno fatto molta strada dal 2017, anno del loro debutto, e ora lavorano come musicisti a tempo pieno. Formata dal frontman Murray Matravers a metà 2017 a Leicester, la band Easy Life pubblica una serie di singoli eclettici e mixtape sin dall’inizio. Il progetto è diventato infatti serio quando il gruppo ha pubblicato la loro prima canzone, Pockets nel novembre 2017. Poco dopo, l’esordio con l’EP Creature Habits e diversi lavori rilasciati quasi immediatamente, dopo averli completato. “Non appena scriviamo e registriamo qualcosa – dice Matravers – lo rilasciamo prima di avere il tempo di odiarlo o di esaminarlo troppo.”
Sono un gruppo di polistrumentisti che giocano con suoni di miscelazione di tutti i tipi, dalle calde note funky del sassofono, al lunatico e meditabondo suono dei sintetizzatori. Matravers ha incontrato il bassista e sassofonista Sam Hewitt a scuola, sono quindi amici di lunga data. Il chitarrista Lewis Berry e il batterista Oliver Cassidy, suonavano insieme in una band quando erano al college. Il tastierista, percussionista e sassofonista Jordan Birtles era amico di Cassidy e suonavano anche in un gruppo insieme, in passato. “Fondamentalmente, vivevamo tutti vicini l’uno all’altro ed è così che ci conoscevamo davvero”, spiega Matravers.
Matravers è cresciuto ascoltando gli LP jazz dei suoi genitori, tra cui Ella Fitzgerald, Miles Davis e John Coltrane. In seguito scoprì il rap degli anni ’90 e aggiunse A Tribe Called Quest, Dr. Dre, Tupac e Biggie Smalls alle sue playlist. Hewitt ascolta anche il jazz, tra cui nuovi artisti jazz sperimentali come Kamasi Washington e Yussef Kamaal. Birtles porta i suoni reggae e Afrobeat, Berry ascolta per lo più trap e rap americano, mentre Cassidy ascolta il rap americano con più di un sound soul. “Abbiamo gusti diversi, ma credo che sia tutto radicato in un luogo simile – dice Matravers. Quando siamo sull’autobus e qualcuno mette un po’di musica, Dio sa cosa sarà … È fantastico, adoro uscire con queste persone perché ascolto musica incredibile! Questa è la cosa migliore di essere circondati da persone che hanno il cavo aux che collegano ogni volta alla mia mente!”
Per Matravers, l’esposizione alla musica è particolarmente importante, in quanto è il cantautore principale della band. Il resto del gruppo spesso collabora nella stesura dei testi e fornisce ispirazione, ma soprattutto, tutti e cinque cercano la stessa cosa: una fuga. “Quando scriviamo la musica è solo una specie di mezzo di fuga dalla realtà, sai? Per tre minuti e mezzo non ci importa niente, poi ci preoccuperemo dei problemi quotidiani della vita, quando avremo finito”, dice Mutravers.
“E’ stato un mio amico a inventare il nome Easy Life – risponde a proposito della scelta del loro nome – un amico che non è nemmeno nella band più … È un genio! Andra’ all’Università di Cambridge e farà delle cose pazzesche”, spiega Matravers. “Easy Life è come una filosofia. Tutti sono alla ricerca di una vita facile e nessuno la trova mai. Cos’è una vita facile? Una vita facile è guadagnare un sacco di soldi? Tutti quelli che conosco con un sacco di soldi non sono davvero felici. Ma se non hai soldi, anche questo è stressante”.
La maggior parte delle loro canzoni, tra cui “Earth”, sono state scritte in un solo giorno e Matravers dice che le canzoni buone spesso appaiono dal nulla e si scrivono da sole.
Murray Matravers è cresciuto in un allevamento biologico di pecore e bestiame a Leicester. “Siamo biologici da 28 anni. Mia madre e mio padre sono super pionieri nel settore biologico”, dice Matravers. “Attribuisco tutta la mia creatività a mangiare cibi biologici e naturali, da sempre. Non ci sono sostanze chimiche nemmeno nella nostra musica. E ‘tutto direttamente da madre Terra.”
Il singolo “Earth” è un elogio al nostro pianeta natale in difficoltà. Il brano è stato suonato come “Hottest Record in The World” di Annie Mac su BBC Radio 1 a Luglio dell’anno scorso.
Il video musicale di “Earth” è stato girato in un impianto di riciclaggio di rifiuti di plastica in Marocco, dando un triste sguardo al futuro del nostro pianeta. Tappi di bottiglia di plastica piovono dal cielo, i membri della band indossano maschere di plastica, e anche le nuvole nel cielo cominciano ad assumere l’aspetto di bottiglie d’acqua di plastica. Easy Life ci sta mostrando che se continuiamo a fare quello che stiamo facendo, non ci sentiremo davvero a casa su questo pianeta.
Nello stesso anno Easy Life era arrivato al 6o° posto nel Prospect Music Award 2019 e il cantante di Murray è apparso anche sul popolare canale YouTube Colors eseguendo il lato b di “Frank”, “OJPL”. Successivamente hanno pubblicato il loro secondo mixtape Spaceships contenente il singolo Sunday nel marzo prima del loro primo viaggio negli Stati Uniti, e di un tour sold out nel Regno Unito.
La loro prima notte a New York fu indimenticabile. “Era folle perché avevamo viaggiato dall’altra parte del mondo e la gente conosceva la musica scritta in un cupo seminterrato di Nottingham”, sorride Matravers. “All’improvviso è stato qualcosa di molto più grande di quello che potevamo aspettarci”.
La band rimase a New York per quasi tre settimane per lavorare alla registrazione dell’album. Rimasero a Bushwick, Brooklyn e registrarono negli studi Good Child, un edificio anonimo proprio di fronte a Kellogg’s Diner e appena sopra la stazione della metropolitana di Lorimer Street.
Hanno poi pubblicato il singolo “Houseplants” (con il lato B “Spaghetti Hoops”) nel maggio 2019 e hanno suonato allo spettacolo Spotlight al The Great Escape Festival, e al Governors Ball Music Festival a New York oltre ad aver partecipato al Glastonbury Festival nel mese di giugno, la band inglese non vede ovviamente l’ora di riprendere il tour previsto nel Regno Unito dal 30 luglio e le tappe internazionali dal 19 settembre.