Rilancio per il 2020 in questo periodo di crisi della Rete It-Folk tra artisti e festival per valorizzare la scena della nuova musica popolare italiana ai Tavoli istituzionali. Adesione al Festival Day del 30 aprile.
Oggi in questo periodo di forte crisi per il Corona Virus la rete di artisti e festival di It – Folk ha la grande necessita’ di rafforzarsi e rilanciarsi a tutela e sviluppo di un settore che rischia altrimenti di non potersi piu’ rialzare dopo lo stop di questi mesi.
Il termine world music ha soppiantato negli ultimi anni il termine folk o folk revival allargandone il contenuto.
Sotto l’etichetta world music si riuniscono infatti esperienze musicali disparate e a volte molto lontane tra di loro ma accomunate da un legame ogni volta diverso con la tradizione e la memoria musicale. Dal folk puro alle più azzardate contaminazioni nate dall’incontro fra tradizioni lontane nelle grandi metropoli multietniche, fucine infaticabili di nuove forme musicale, fino agli intrecci con la canzone d’autore, il jazz, il rock ecc questo genere musicale ha una presenza ed un’influenza importante sulla scena musicale contemporanea.
Intorno alla world music in Italia si muove l’attività professionale di migliaia di musicisti e festival che operano sul territorio nazionale e, spesso, esportano la tradizione italiana a livello internazionale. Innumerevoli case discografiche specializzate presenti sul nostro territorio da anni documentano e diffondono le continue evoluzioni di questa vitale e dinamica scena musicale. Numerosi ed importanti sono i festival consacrati al genere che spesso intrattengono un rapporto di sinergia con il territorio che li ospita favorendo così il flusso del turismo intelligente con una ricaduta importante sull’economia locale.
Oltre ai festival di grande rilievo e di grande traino turistico, anche internazionale, Non dimentichiamo l’importante attività didattica degli strumenti e della musica tradizionale sotto forma di scuole stabili, workshop, corsi annuali in alcuni conservatori o scuole di musica ecc.
La panoramica potrebbe continuare fino ad abbracciare riviste cartacee e online, programmi radio e televisivi, senza dimentica al termine le circa 30 mila feste popolari e sagre presenti in tutta Italia tra civili e religiose, che spesso ospitano, proprio per il loro legame con le radici dle territorio, la musica popolare e tradizionale.
Questa realtà così articolata e ricca manca però di un ancora piu’ forte coordinamento soprattutto in questo momento di crisi che metta in contatto e crei sinergia tra tutte queste diverse professionalità
Questo libero coordinamento Itfolk nato da artisti e organizzatori di festival, con il contributo di organizzazioni e produttori che da anni collaborano per la crescita del settore “indipendente” della musica italiana, vuole far si che il settore possa avere riconosciuta l’importanza che oggettivamente merita, nelle sedi istituzionali, sociali e culturali e nei tavoli istituzionali come al Mibact, nelle Regioni e in altri luighi di riunione per ragionare sul sostegno e la ripresa della musica dal vivo nel nostro paese-
Vuole disegnare un piano di interventi e di azioni condivise per il settore al fine di migliorare la situazione generale in cui versa il nostro mondo. La rete ha bisogno oggi piu’ che mai in questo grande momento di crisi del settore causa Corona Virus di un coordinamento forte e incisivo capace di andare a rappresentare tali nuove realta’ presenti tra l’altro in numerosi risoluzioni del Parlamento a tutela della musica popolare e folk così da poter contare nelle sedi opportune e far pesare, come succede per altri attori, l’importanza anche numerica di una reparto molto attivo e socialmente sentito in tutte le Regioni italiane.
Al termine della riunione, dopo avere deliberato l’adesione al Festival Day del 30 aprile e l’adesione al prossimo MEI 25 con un’ara folk con uno specifico premio, se si potra’ realizzare, e’ confermato che si partira’ fin da ora per nuove adesioni per allargare il coordinamento direttivo con altre figure di rilievo e di spessore e con una nuova e piu ‘ allargata base sociale, che aderira’ per tutto il 2020 a titolo gratuito, visto il momento di stop del settore, è stato confermato per il 2020 il coordinatore Giuseppe Marasco e coloro che hanno formato il primo gruppo di lavoro legato al circuito di It – Folk.
Ecco le cariche:
Il Coordinatore
Giuseppe Marasco
Per adesioni: gmarasco@marascocomunicazione.com e segreteria@materialimusicali.it
Coordinatore: Giuseppe Marasco (Calabria Sona e in rappresentanza di altri festival come Gran Premio Manente, Tarentarsia, Paleariza, La Castella Tarantella Week, Canevale del Pollino )
Coordinamento:
Stefano Saletti (Festival Popolare Italiano)
Marco Bartolini (Scuola di Musica Popolare di Forlimpopoli in rappresentanza di Tacadancer, Festival di Musica Popolare, Forlimpopoli Didjin’Oz, La Repubblica della Musica)
Antonio Melegari (Li Ucci Festival/Rassegna Canti Pasquali)
Antonio Nicola Bruno (Belli Tamburi/Tricarico)
Enzo La Gatta (Le Nacchere Rosse)
Francesca Pieraccini ( OrientOccidente, Europlà)
Luigi Bolognese (Suoni della Murgia, Uaragnaun)
Luca Recupero (Marranzano World Festival)
Segreteria: Massimo Della Pelle
Contatti:
Giuseppe Marasco , Presidente di It-Folk: gmarasco@marascocomunicazione.com
Massimo Della Pelle, Segreteria: segreteria@materialimusicali.it