Ezio Guaitamacchi & JAM TV
presentano
A SONG A DAY KEEPS THE VIRUS AWAY
Pensieri, parole e riflessioni per attenuare l’ansia
e (ri)scoprire le canzoni che ci hanno cambiato la vita
OGGI L’UNDICESIMO APPUNTAMENTO CON LA CANTANTE SHERYL CROW
https://www.youtube.com/watch?v=SUgKoo4mZMw
La musica, oltre a emozionarci, farci sognare o semplicemente a svagarci e divertirci, ci fa meditare, riflettere, pensare. E, da questo punto di vista, può essere un prezioso sostegno psicologico per superare momenti di disorientamento e sconforto come quelli che stiamo vivendo oggi.
Oggi, alle ore 16.30, l’undicesimo capitolo di “A song a day keeps the virus away” su jamtv.it in partnership con meiweb.it, mescalina.it, musicalmind.altervista.org, spettakolo.it e le pagine Facebook Cultura Virale e Musica senza aggettivi.
Ezio Guaitamacchi presenta storie, curiosità e riflessioni legate alle canzoni che hanno fatto epoca, quelle che, pur scritte anni fa, sono ancora di un’attualità disarmante. Un modo diverso di (ri)scoprire brani bellissimi che ci riconciliano con la vita.
MISSISIPI – SHERYL CROW
Anno 1997
24 maggio 1997: è il giorno del suo 56esimo compleanno, ma Bob Dylan non riesce a festeggiare. Accusa dolori forti al petto. Non gli era mai successo prima. Teme sia un infarto: è talmente preoccupato che accetta di farsi ricoverare in ospedale. Cinque giorni dopo, la notizia viene resa pubblica dal suo manager, Barry Dickins. “La situazione è seria”, ammette Dickins, “lavoro con Dylan da dieci anni e non l’ho mai visto così. Aspettiamo un nuovo consulto dei medici”. Ben presto, viene scartata l’ipotesi dell’attacco cardiaco. Pare piuttosto trattarsi di una strana infezione, oscura e misteriosa (qualcuno dice) come i testi delle canzoni dylaniane. Per Barry Dickins, potrebbe addirittura essergli fatale. Per fortuna però, in pochi giorni, le condizioni del paziente Bob Dylan migliorano. “La situazione generale rimane seria”, recita il comunicato medico ufficiale, “c’è un pesante interessamento dell’intera area polmonare ma il paziente non è in pericolo di vita”. “Per un momento ho temuto di dover riabbracciare Elvis …”, ammette Dylan in quei giorni. Successivamente, si viene a sapere che Bob Dylan ha contratto un virus raro dopo aver trascorso qualche giorno nello stato del Mississippi. Anni dopo, scrive una canzone che parla proprio di quella vicenda.
“There’s only one thing I did wrong” (c’è una sola cosa che ho sbagliato) canta Bob Dylan
“sono rimasto nel Mississippi un giorno di troppo”
I stayed in Mississippi a day too long…
Bob Dylan deciderà poi di regalare questa canzone a Sheryl Crow che ne farà una versione spensierata, allegra, country-rock… assolutamente da ascoltare.