Del Prete vs Brel
Canzoni straniere, famose e non, adattate in italiano, con risultati ora interessanti, ora precari, ora spiazzanti o divertenti.Serie “adattamenti”, n.6
La scarsa attenzione del pubblico dei musicofili (almeno, quello con il quale ho a che fare io) per un artista immenso come Jacques Brel non finirà mai di stupirmi, ma tant’è. Pubblicata in origine nel 1964, Amsterdam è una delle canzoni più celebri del poliedrico cantautore belga (qui una sua strepitosa interpretazione dal vivo) ed è stata oggetto di adattamenti in altre lingue. Splendida quella in inglese di Scott Walker e notevolissima anche quella in italiano a opera di Duilio Del Prete, attore/cantautore piemontese non abbastanza famoso purtroppo scomparso prematuramente (poco prima di compiere sessant’anni) nel 1998. Brel fu per lui una vivissima passione, portata sui palchi, su un libro (gli adattamenti cantabili dell’intera opera!) e meno su disco, almeno finché la Ala Bianca non recuperò le varie incisioni edite e inedite via via approntate nel doppio CD (trentuno tracce) Duilio Del Prete canta Brel. Tra queste c’è naturalmente anche Amsterdam, “ritratto” del porto della città olandese e dei suoi marinai, magnifica sia nella resa nella nostra lingua (consiglio caldamente il confronto con il modello: si rimane rapiti), sia nell’esecuzione (molto “teatrale” ma comunque alla sua maniera musicale). Per la cronaca, la mia strofa preferita è quella riportata qui sotto.
Nei bistrot d’Amsterdam
stanno lì a divorare
fritture grondanti
gli umori del mare
e a mostrare dei denti
da sbranafortuna,
da sgranocchiadiamanti
e da azzanna-la-luna.
Ed in mezzo-a fiumane
di pesci e patate
vanno su le manone
per le altre portate,
poi sbaraccan la mensa
e cominci la festa
ma in piedi, rollando
e ruttando tempesta.
Adattamenti n.1: Michele vs Presley
Adattamenti n.2: Innominati vs Doors
Adattamenti n.3: Masini vs Metallica
Adattamenti n.4: Vanoni vs Genesis
Adattamenti n.5: Caselli vs Rolling Stones