LA STRANA STORIA DI
STELIO GICCA PALLI & COMPAGNIA BELLA
DI CUI ANCHE SI RACCONTA
NEL NUOVO DISCO
“LE FRASI NON DETTE”
(FORWARD MUSIC ITALY/MATERIALI MUSICALI)
TORNA ALLO SCOPERTO UNO DEI DUE AUTORI DI LELLA
IL 4 DICEMBRE A ROMA, ALL’ASINO CHE VOLA
A PARTIRE DALLE ORE 20:30 IN OCCASIONE DI
SO’ STATO IO – LELLA 50 ANNI DOPO
LA GRANDE FESTA LIVE PER LA CANZONE CHE VINSE LA CENSURA
IL BRANO SARA’ DI NUOVO DISPONIBILE SU 7″ IN EDIZIONE LIMITATA
LATO A: LELLA VERSIONE ORIGINALE
LATO B: LELLA VERSIONE ACUSTICA 2019 CON LE VOCI DEI DUE AUTORI
Proprio come in un antica saga popolare uscita dalle penna di Charles Dickens…..
Venuto al mondo in una comune di ragazzi usciti dalla guerra e dal fascismo e vogliosi di libertà, democrazia e – perché no ? – divertimento. Il suo nome venne scelto in libere votazioni imponendosi per poco nei confronti di un nome anarchico ( Germinal : orrore! )
Padre canterino e suonatore (in casa c’è ancora una chitarra artigianale Paralupi del 1950). Zii scrittori, sceneggiatori, registi….
Impara a strimpellare la chitarra sfuggendo alla didattica classica paterna (chitarra appoggiata alla coscia sinistra: tipo Segovia, per intenderci). Incontra a Ponza alcuni reduci del “Ci ragiono e canto “ di Dario Fo e si interessa alla musica popolare. Coinvolge l’amico e compagno di scuola Edoardo De Angelis e insieme cominciano a cantare nello storico Folk Studio di Via Garibaldi a Roma. E, dopo un po’, cominciano a comporre canzoni un po’ diverse dal mainstream allora vigente. Tra cui una ballad country in romanesco intitolata “Lella”. Apprezzata dai discografici, viene incisa e portata al Cantagiro del 1971 accolta in maniera insperatamente lusinghiera dalla critica (e anche dal pubblico astante); ma, per oscuri motivi (o forse nemmeno tanto oscuri ), ne viene bloccata la diffusione radiotelevisiva.
Stelio si incazza e si tira fuori dal giro; ha un possibile redditizio mestiere a portata di mano e non vuole sottostare a ordini di scuderia discografica che ritiene poco dignitosi.
Per molti anni coltiva il redditizio mestiere, ma sempre col rimpianto di non essere stato capace di trovare quel compromesso che allora serviva. Compra un pianoforte e comincia a zapparlo; dopo tanti anni ora è in condizioni di suonarlo in maniera decente (dicono i soliti amici piaggisti).
Poi si stufa del mestiere redditizio e decide di entrare nuovamente nell’agone. Incide un album di canzoni e poi un altro, che si intitola “Le frasi non dette” ed esce il 4 dicembre 2019 insieme ad un 7″ in edizione limitata che raccoglie su di un lato la registrazione originale di Lella e sul suo opposto la versione acustica 2019 con le voci dei due autori.
Confida nell’entusiastica accoglienza del pubblico.
La Compagnia Bella? Ovviamente gli amici del precedente album: Primiano De Biase, a pianoforte, tastiere e fisarmonica, Simone Talone Federicuccio, alle percussioni, Renato Gattone, al contrabbasso.
Novelliere urbano per natura, cantautore per incidente, Stelio torna a disegnare storie.
I testi sono tutti di Stelio Gicca Palli, voce di tutte le canzoni, così come le musiche, molte delle quali sono state scritte a quattro mani con Primiano De Biase. L’arrangiamento è di Primiano De Biase, Simone “Federicuccio” Talone e Stelio Gicca-Palli stesso.
Lo scrittura di Stelio resta al centro con il suo tratto graffiante e il suo sguardo impietoso. Melodie e arrangiamenti, pur nella linea della più classica canzone d’autore italiana, non sono mai scontati. Le frasi non dette punta l’attenzione su rapporti esistenziali quanto meno irrisolti, se non anche conflittuali, che evidenziano la sostanziale solitudine dell’essere umano. Facendosi portavoce di un curioso ossimoro: l’uomo, in definitiva, è un animale sociale (e lo è per definizione scientifica) solitario.
Ogni tanto qualche sonetto del Belli viene a farci ulteriormente riflettere…
E così spigolando scopriamo che:
“La meglio birra”: l’artista e il “mecenate”; anche in Italia c’è lo spirito “metoo”.
“Canone in re maggiore” : quelli che ci affliggono per il solo fatto che esistono
“Marta parte”: una questione ancora molto controversa e irrisolta
” A dispetto”: uno scherzo; una piccola vendetta maschilista
” Piano inclinato” : il brano strumentale introduttivo del seguente
“Gianna perché?” : quando accettare una situazione porta dolore
” Valzer senza fretta”: quando è il conformismo che porta dolore
” Piazza della Libertà”: i nostri vicini di casa, i nostri vicini di vita
” Le frasi non dette” : i sogni che si fanno un attimo prima di svegliarsi
” Santa Maria degli Angeli e dei Martiri ( In paradisum”): i falsi miti.
E buon ascolto