Il 2019 verrà ricordato dai discografici americani come l’anno della rinascita: secondo le stime dalla RIAA, la Recording Industry Association of America, alla fine dell’anno in corso il mercato discografico statunitense avrà movimentato un volume d’affari pari a 10 miliardi di dollari. La proiezione è basata sui dati fatti segnare nel corso del primo semestre dell’anno dalla discografia USA: con un totale di 5,93 miliardi di dollari generati da gennaio a fine luglio dalle vendite in tutti i formati, dagli abbonamenti ai servizi streaming e dal mercato delle sincronizzazioni la prima parte del 2019 ha fatto registrare dati – 200 milioni di introiti del comparto alla settimana, ovvero circa 30 milioni al giorno – al rialzo del 18% rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Se la tendenza dovesse consolidarsi non facendo registrare flessioni entro la fine dell’anno, il 2019 potrebbe essere ricordato come la migliore annata sul mercato discografico americano dal 2007. Le prospettive degli analisti di settore, se possibile, solo ancora più ottimistiche: allo stato attuale delle cose uno scenario del genere potrebbe portare il settore discografico americano a generare un miliardo di dollari al mese nel 2020, chiudendo – ipoteticamente – il prossimo anno con un bilancio complessivo record di 12 miliardi di dollari.
fonte:rockol.it