Facebook lancia la criptovaluta: tra i sostenitori anche Spotify
C’è anche la popolare piattaforma di streaming tra i sostenitori della moneta virtuale lanciata da Facebook: ecco di cosa si tratta.
La prima criptovaluta di massa
Libra entra nel mercato delle criptovalute e si impone come la prima criptovaluta di massa. A differenza del mondo complicato e fluttuante dei BitCoin, Libra è semplice, veloce e sicura. Il suo obiettivo è raggiungere tutti, anche coloro che non hanno un conto in banca.
“La nostra mission è creare una infrastruttura finanziaria globale che serva a miliardi di persone in tutto il mondo. Vogliamo rendere facile per tutti inviare e ricevere denaro tramite le stesse app che ogni giorno utilizziamo per condividere messaggi e foto. Il tutto con la tecnologia della blockchain”, ha svelato Mark Zuckerberg, in un lungo post su Facebook.
“Poter usare il denaro mobile genera un importante impatto positivo sulla vita delle persone, perché permette di non portare sempre con sé i soldi, scelta non sempre sicura, e non pagare extra tasse per i trasferimenti. Questo è un enorme vantaggio per coloro che non hanno accesso alle banche tradizionali o ai servizi finanziari. In questo momento, ci sono circa un miliardo di persone che non hanno un conto in banca ma hanno un cellulare”.
Secondo Facebook quasi metà degli adulti a livello mondiale non ha un conto corrente attivo, situazione che si aggrava maggiormente nei Paesi in via di sviluppo e per le donne. Questa enorme esclusione ha un costo molto alto: circa il 70% delle piccole aziende nei paesi emergenti non ha accesso al credito.
Dal 2020 e non solo su Facebook
Libra potrà essere utilizzata non soltanto su Facebook, Instagram e Whatsapp, ma anche su eBay, Uber, Lift, Spotify, Booking, Iliad, Vodafone. Le transazioni costeranno meno rispetto a quelle attuali, anche se al momento non si hanno dettagli più specifici. Non solo, con Libra è previsto anche un rimborso in caso di frodi.
Calibra, la nuova divisione di Facebook, introdurrà un wallet digitale attraverso il quale l’utente potrà gestire in maniera semplice e intuitiva le transazioni nella criptovaluta. Potrà trasferire denaro in ogni parte del mondo, in modo sicuro e istantaneo.
Il wallet sarà disponibile inizialmente integrato su Messenger e WhatsApp o attraverso un’apposita app, a partire dal 2020. In futuro si aggiungeranno anche altri servizi, come il pagamento delle fatture.
“L’arrivo di Libra potrebbe smarcare definitivamente la differenza creatasi tra le criptovalute e le forme digitale private di trasferimento di valore. L’ingresso di Facebook all’interno del mercato ha sicuramente attirato l’attenzione di molti addetti ai lavori e non. Finalmente ognuno di questi asset sta trovando la sua posizione all’interno del mercato: Bitcoin un bene rifugio attraente dal punto di vista speculativo, Libra una moneta per effettuare pagamenti e chissà quali altri progetti riusciranno a trovare spazio in un mercato che è in continua espansione”, ha dichiarato Andrea Ferrero, cofounder di Young Platform, exchange di cryptovalute made in Italy incubato in I3P.
A gestire Libra una Blockchain
Chi gestirà Libra? La nuova valuta globale sarà affidata a una blockchain costruita interamente da zero e che sarà gestita dalla Libra Association, un gruppo di 28 aziende, associazioni non profit e istituzioni accademiche.
Al fianco di Facebook-Calibra ci sono autorevoli realtà finanziarie come Mastercard, Visa, Stripe e PayPal, operatori tlc come Iliad e Vodafone, business tecnologici come Booking, Uber, eBay, Lyft e Spotify, e specialisti di blockchain come Coinbase e Xapo e venture capital del calibro di Andreessen Horowitz e Union Square Ventures.
La scelta di dar vita a un’associazione trasversale per la gestione della Blockchain è legata alla volontà di non voler alimentare polemiche riguardo al fatto che Facebook sia da sola nel gestire un enorme quantità di dati finanziari. A tal proposito i dati social verranno tenuti distinti da quelli finanziari e questi ultimi non potranno essere utilizzati da Facebook se non dietro esplicita autorizzazione dell’utente.
fonte: https://www.innovationpost.it/2019/06/18/ecco-libra-la-criptovaluta-di-massa-di-facebook/