Il regista Zavvo Nicolosi, del collettivo Ground’s Oranges, è riuscito a creare un’opera d’arte partendo dal concetto di “Maometto a Milano”, nel quale Colapesce canta: “Maometto forse è nato a Milano, aperitivo più Negroni sbagliato, il qualunquismo che genera soldi. Siete tutti felici siete tutti risolti. Qui di sbagliato ci sono anch’io”. Un ritornello
potentissimo, forse anche destabilizzante se maneggiato male. Zavvo e Colapesce hanno deciso di raccontare qualcosa di ancora più forte delle immagini dipinte dal testo: una storia d’amore omosessuale all’interno di un commando di guerriglieri ‘a la’ ISIS.
Così come nel testo della canzone c’è una netta distinzione armonica/letteraria tra strofa e ritornello (nella strofa sogni paesaggi incontaminati, nel ritornello c’è il ritorno a Milano), così nelle immagini ci sono alcuni dei principi più forti come ideali, la religione, la lotta, per poi ritrovarsi ciechi davanti a un amore e non essere in grado di riconoscerlo.
Colapesce e Zavvo Nicolosi/Ground’s Oranges sono quindi riusciti a scovare quell’immaginario che può ancora shockare questa società, andando a smontare i preconcetti dogmatici di un credo estremista, e allo stesso tempo distruggere quel “qualunquismo che genera soldi”, confermando che “siete tutti felici, siete tutti risolti” vale sia per il popolo dell’apericena
come per i guerriglieri dalla bandiera nera, felici di aver interrotto un amore sbagliato, come il Negroni.
“Maometto a Milano” è stato votato da una giuria composta da Super-Giurati come la redazione di Noisey, Bilboard Italia, Soundie (film festival di Barcellona, partner del PIVI), Diletta Parlangeli (IlFattoQuotidiano, Wired), Riccardo DeStefano (direttore Exit Well), Francesca Piggianelli (Roma Videoclip), Daniele Sidonio (l’Isola Che non C’era, RockIt) oltre ai
giornalisti musicali accreditati al MEI 2018.
Questa la Top10 del PIVI 2018:
1. “Maometto a Milano” – Colapesce. Regia di Zavvo Nicolosi/Ground’s Oranges
2. “Quello che Siamo Diventati” – Motta. Regia di The Astronauts
3. “Catene” – The Zen Circus. Regia di Zavvo Nicolosi/Ground’s Oranges
4. “Ipocondria” – Giancane con Rancore e Zero Calcare. Regia di Davide Batanimotion
5. “Paracetamolo” – Calcutta. Regia di Francesco Lettieri
6. “UNA VITA IN CAPSLOCK” – Myss Keta. Regia di Simone Rovellini
7. “Intostreet/Je Te Vogli Bene Assaje” – Liberato. Regia di Francesco Lettieri
8. “Against Your Will” – Mamavegas. Regia di Andrea “Spentriu” Rinaldi
9. “This War” – Elenoir. Regia di Cristiano Pedrocco
10. “Missili” – Frah Quintale con Giorgio Poi. Regia di Daniel Bedusa e Danilo Bubani
La premiazione si svolgerà domenica 30 settembre presso il Cinema Sarti di Faenza dalle ore 15:00.
Ingresso gratuito.
Dopo la premiazione In Esclusiva per il MEI2018: Domenica 30 settembre al MEI alle ore 15 al Cinema Sarti in occasione del Premio Italiano Videoclip Indipendente Giordano Sangiorgi, patron del MEI, e Fabrizio Galassi, coordinatore del
Pivi, terranno una conversazione con il giornalista e scrittore Gianni Valentino, autore di un libro su LIBERATO che verrà pubblicato da Arcana in autunno. Una vera anteprima assolutamente imperdibile.
Al termine della proiezione si terra’ l’Omaggio a Ennio Morricone in collaborazione con Soundscreen Film Festival per la sua ultima serata. Infatti, domenica 30 settembre alle ore 16,30 al Cinema Sarti sara’ proiettato il mitico e introvabile DIABOLIK (1968), uscito 50 anni fa, di Mario Bava su colonna sonora di Ennio Morricone.