È “Vivere non si può” il brano che da il nome al nuovo album della band pugliese
ACQUASUMARTE e che, con un videoclip realizzato da Bara_tro, ne anticipa di una
settimana l’uscita fissata per il prossimo 27 aprile nei negozi, in digital download e su
tutte le piattaforme streaming.
Canzone emblematica quella scelta dalla band pugliese per promuovere l’uscita del
secondo album in studio, a distanza di quattro anni dal precedente album “Torniamo
presto”, che vuole essere il resoconto sincero anche se amaro di un percorso di
musica e di vita fatto dalla band in quest’arco di tempo.
Un percorso fatto di cose belle e brutte, di sconfitte e di rivincite, di profonde prese
di coscienza e di nuove opportunità di crescita, che alla fine ha riportato i quattro
musicisti pugliesi a casa, o meglio nella loro sala prove prima e nello studio di
registrazione poi, a dare forma, sostanza al loro progetto e quindi continuità alla loro
storia.
Una partenza, un viaggio e un ritorno lì da dove si era partiti e da dove tutto era
cominciato, quel ritorno promesso e ma soprattutto voluto per ritornare a
raccontare con rinnovata passione e spirito di denuncia le contraddizioni e le
difficoltà del nostro vivere moderno.
Il brano, scelto dalla band per fare da colonna sonora alle scorribande urbane di un
fantomatico individuo incappucciato con un passamontagna rosso impegnato a
disseminare adesivi, cartelli e manifesti con la significativa scritta VIVERE NON SI
PUÒ per le strade e le piazzette e nei locali delle tranquille cittadine della provincia
pugliese; caratterizzato dal riff ossessivo e dal suono acido della tastiera di Antonio
Conte, dalla batteria incalzante di Francesco Todisco, dal basso trascinante di
Federico Caramia e dal cantato ritmato, incisivo e a tratti nervoso di Vincenzo
Aversa che, abbandonate le tematiche più intimiste e personali, si orienta su temi
sociali; vuole essere un invito a far sentire la propria voce piuttosto che fare finta di
niente di fronte alle vessazioni e ingiustizie sociali di cui tutti siamo
quotidianamente vittime, dalle più grandi alle più piccole, per riscoprire il senso e il
valore del vivere civile.
La canzone, registrata, missata e masterizzata da Fabrizio “Faco” Convertini, prima
presso “LeDune Recording” e poi presso “Giungla” di Martina Franca, è impreziosita
dalla collaborazione con il chitarrista serbo Bale Bulatovic, storica icona del rock
balcanico, da anni residente in Puglia.
VIDEO UFFICIALE:
PAGINA FACEBOOK: https://www.facebook.com/Acquasumarte/