AINÉ, “UNI – VERSO”
(Totally Imported, 2017)
Si intitola “UNI – VERSO” il nuovo Ep del giovane romano Arnaldo Santoro, che in arte e in musica sceglie lo pseudonimo di Ainé, e arriva a solo un anno di distanza dall’esordio discografico “Generation One”, con cui aveva già ampiamente convinto i suoi destinatari.
L’ascolto di “UNI – VERSO” è breve ma decisamente intenso, ogni singola traccia delle tre presenti segna un tassello ben preciso nel bel percorso di questo talentuoso musicista, che sembra affidare al brano “The Other Side” le sue più lucide ed illustri intenzioni riguardo al manifesto programmatico di questo disco: con un timbro profondo e molto interessante, il pezzo è una splendida ballata pop – soul all’americana, ispirata in particolar modo al neo soul di John Legend, per intendersi, con un sound definito e studiato ed un ritmo coinvolgente.
“Universo” è la trasposizione in italiano di tutto ciò, Ainé convince anche nella sua lingua madre con un testo divertente ed un sound trascinante, tuttavia meno impattante nell’ultima “Come home”.
Le premesse per l’imminente secondo lavoro in studio ci sono e sono tutte ottime, il talento di Ainé è forte e chiaro e merita di sicuro una menzione di rilievo per il nobile intento di realizzazione di un pop ben contaminato, in cui a fare da padroni sono una studiata ricerca sonora e testuale e uno stile innovativo pur nel rispetto di una certa tradizione a stelle e strisce.
Traccia migliore: “The Other Side”
Voto: 7,5
Francesca Amodio
Amari, “Polverone”
(Bomba Dischi, 2017)
A più di cinque anni dall’uscita della loro ultima fatica discografica “Kilometri”, esce per la label capitolina Bomba Dischi “Polverone”, il nuovo album dei milanesi – udinesi Amari.
“Polverone” è un titolo azzeccatissimo per un lavoro bello e complesso in cui c’è effettivamente di tutto, tredici tracce che sperimentano con maestria e sapienza varie e variegate forme di pop, il tutto uniformato da una base elettronica originale e stilosa, una scrittura testuale intrigante e particolare ed un flow peculiare, trainante ed inducente.
Si percepisce l’enorme lavoro di scrittura, limatura e realizzazione di un proprio specifico e caratteristico sound che c’è stato dietro questi pezzi che vanno a costituire un disco eterogeneo e ben confezionato, in cui nulla viene lasciato al caso e la cura per il dettaglio sonoro è tanto presente quanto l’attenzione per la sfumatura testuale, mai banale o ripetitiva, ma al contrario sempre contemporanea e sul pezzo.
Con “Polverone” quindi gli Amari scrivono nero su bianco una nuova dichiarazione di stile che incuriosisce ed entusiasma pezzo dopo pezzo, che convince mantenendo uno stile identitario lineare pur in un’ispirata mutevolezza.
Dopo quasi due decadi di attività, gli Amari con questo bel lavoro estremamente originale e sui generis si confermano una fra le realtà pop cantautorali italiane più interessanti ed introspettive, da ascoltare con la dovuta attenzione.
Tracce migliori: “Arte primitiva”, “Le ragazze nei sogni”, “Dinosauro”
Voto: 8
Francesca Amodio