di Francesca Amodio
Ennio Salomone, “Se passeggio faccio prima”
(Stemma Records, 2017)
“Se passeggio faccio prima” è il disco d’esordio del giovane cantautore siciliano Ennio Salomone, prodotto da Stefano Borzi per Stemma Records.
Dopo una considerevole esperienza come chitarrista, militante in diverse formazioni, il disco in questione segna l’esordio solista di Salomone, dedicato ad un cantautorato in italiano fresco e sbarazzino, con otto tracce, di cui sei cantate, che si lasciano ascoltare con trasporto e curiosità.
I testi dell’artista sono lineari, ironici, beffardi, sarcastici e leggeri, ma con questo disco il cantautore dimostra come anche con la semplicità e la leggerezza ci si debba saper fare, perché finanche l’apparente facilità nasconde in realtà un lavoro metrico e sonoro di grande ricerca e puntualità.
Un senso di spensieratezza ed allegria pervade questo lavoro ben confezionato anche dal bel timbro di Salomone e dalla sua non velata sensibilità, in cui comunque non mancano spunti di profondità e riflessione e soprattutto copiose basi per una crescita futura ragionata ed arguita.
Tracce migliori: “35 minuti di bacio”, “Il mondo è felice”, “Ludovica”
Voto: 7,5
Fabrizio Cammarata, “Of Shadows”
(800A Records, 2017)
“Of Shadows” è il titolo dell’ultima avventura solista del palermitano Fabrizio Cammarata, classe 1982, targata 800A Records.
Di luci ed ombre infatti si canta in questo affascinante album di undici tracce in inglese che conferiscono a questo bel lavoro una scia catartica, terapeutica, liberatoria, intima e schietta nella declinazione del variopinto caleidoscopio della canzone d’amore alla maniera dell’autore, intimista ed universale al tempo stesso.
Aggettivi che derivano dal camaleontico percorso artistico, musicale e personale di Cammarata, sempre a cavallo fra le sonorità italiche figlie dell’adorata terra natia del profondo sud e quelle mondiali di chi è innamorato del Messico e del bolero ranchero di Chavela Vargas.
Un disco che è quasi una narrazione cronologica progressiva con un inizio ed una fine ben delineati, con la voce narrante di Cammarata che è un suono appassionante chiaro e pulito, molto pop. Un pendolo tra l’ipnotico e la limpidezza, tra l’enigmatico e il trasparente, tra la tradizione e la sperimentazione è questo lavoro stilisticamente ineccepibile, godibilissimo nella sua assoluta originalità.
Tracce migliori: “Come and leave a rose”, “Lorca’s roses”, “Mi vida”