In occasione della Festa della Musica mercoledì 21 giugno prossimo, la Fondazione Ravello, con il
contributo della Campania Music Commission, organizza all’Auditorium di Villa Rufolo il primo
dibattito aperto al pubblico sul tema della necessità di una normativa che regoli e sostenga il
comparto musicale regionale:
Per una legge sulla Musica in Campania: Industria, Cultura e Sviluppo.
La giornata di lavoro prevede l’ascolto dei maggiori attori del comparto a livello nazionale affinché
possano esprimere le necessità e le aspettative rispetto alla sensibilità dimostrata dalla Regione
Campania nel voler promuovere la prima legge regionale in Italia che normi gli interventi a favore
delle attività musicali, basata sul principio che il binomio musica/territorio possa agire in senso
positivo nel creare e rafforzare la produzione e l’offerta culturale della Regione.
Le attività musicali riescono infatti a coniugare valori culturali e sociali, industria, spettacolo e
identità locale agendo in maniera significativa sulla crescita economica e sociale del territorio.
A tal fine, gli obiettivi generali della legge potranno essere consolidare e sostenere la realtà del
comparto musica in Campania, creando un substrato fertile per attrarre investimenti e comunque
per incentivare lo sviluppo delle produzioni musicali , delle iniziative dei giovani artisti (e
professionisti) emergenti insieme a tutta la filiera del comparto (autori, editori, produttori, artisti
interpreti esecutori, video maker, grafici, studi di registrazione, sale prove, teatri, sviluppatori di
nuove tecnologie applicate, fiere e festival, uffici stampa e comunicazione, etc.) e il relativo
indotto, anche turistico, della Regione Campania.
Attraverso questa iniziativa la Fondazione Ravello, che da sempre individua nel settore della
Musica un ruolo di primaria importanza, vuole sottolineare che le attività musicali, oltre ad
esprimere l’identità culturale, le tradizioni e la storia, concorrono alla promozione della
destinazione Campania, alla valorizzazione dell’identità culturale e ambientale nonché
dell’immagine del territorio regionale ed alla loro promozione nazionale ed internazionale
PER UNA LEGGE SULLA MUSICA IN CAMPANIA: INDUSTRIA, CULTURA E SVILUPPO
Auditorium di Villa Rufolo
Ravello, 21 giugno 2017 ore 11.00
saluti istituzionali
Salvatore Di Martino Sindaco di Ravello
benvenuto e intro
Sebastiano Maffettone Presidente Fondazione Ravello
inizio dei lavori
Ferdinando Tozzi Presidente Campania Music Commission
Pier Luigi Petrillo Capo Ufficio Legislativo del Presidente della Regione Campania
Rosanna Romano Direttore Generale per le Politiche Sociali e Culturali Regione Campania
ore 11.30 – Prima sessione
Industria, creatività e innovazione, le esigenze del comparto musicale
modera: Federico Vacalebre Il Mattino
Enzo Mazza Presidente FIMI
Vincenzo Spera Presidente Assomusica
Mario Limongelli Presidente PMI
Andrea Miccichè Presidente Nuovo Imaie
Giordano Sangiorgi Presidente Audio Coop
Vittorio Ragonesi Delegato MiBACT presso il Consiglio dell’UE per il Diritto d’Autore
Aurelio Tommasetti Rettore Università di Salerno
Luigi Grispello Presidente AGIS Campania
Paolo Pinamonti Direttore artistico Teatro di San Carlo
ore 13.15 – colazione
ore 14.15 – Seconda sessione
Una legge regionale per la musica: temi e problemi
modera: Federico Vacalebre Il Mattino
Antonio Bottiglieri Presidente SCABEC
Alfredo Clarizia Capo Ufficio Legale Sony Music Italia
Paolo Agoglia Capo Ufficio Legale SIAE
Filippo Pardini Capo Ufficio Legale Warner Music Italia
Paolo Del Vecchio Capo Ufficio Legale AGCOM
Maria Letizia Bixio Gruppo Editoriale Bixio Responsabile affari legali e sviluppo
Genoveffa Tortora Università degli Studi di Salerno
Pierpaolo Forte Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee
Giorgio Ventre Università Federico II Napoli
Pasquale Scialò Università Suor Orsola Benincasa
Antonio Marzullo Teatro Verdi di Salerno
Pina De Luca Direttore Vicario del Dipartimento di Scienze del Patrimonio Culturale Unisa
ore 15.45 – conclusioni
Amedeo Lepore Assessore alle Attività Produttive Regione Campania
Salve,
nel ringraziare sentitamente per l’invito a questo fondamentale momento per la musica della Campania e scusandomi per l’assenza per doppio tunnel carpale (malattia professionale del settore musica tra l’altro)
Segnalo:
- La Regione Campania e’ una vera e propria Silycon Valley mondiale di artisti di grande livello su ogni segmento del settore musica: dal pop al rock, dal folk al world, dall’etnico al blues, dall’alternativo al contemporaneo, al classico , tradizionale e lirico etc.: una bandiera da sventolare con orgoglio e da utilizzare come piattaforma per eventi per lanciare il catalogo ma anche giovani talenti
- Serve razionalizzare e fare sistema su quanto esiste aumentando la collaborazione , la rete, la sinergia e aumentando drasticamente la collaborazione interna alla regione, per fare sistema e vincere sul piano nazionale e internazionale (reti di sale prove, centri musica, festival, etc.)
- Piattaforma di lancio di una rete di festival/eventi in rete e sinergia che diventi punto di riferimento in Europa oltre che per gli ospiti e inserimento in rete europea per lancio di nostri artisti grazie a tali piattaforme
- Valorizzare le eccellenze di nicchia etc nel solco della tradizione che è capace di bucare in tutto il mondo se rinnovata e valorizzare con bandi le produzioni per i giovani capaci di avere una prospettiva di mercato
- Allo stesso tempo valorizzare al massimo una start up di laboratorio creativo musicale che incontri i nuovi modelli di produzione e dffusione attuale raealizzando anche proposte e modelli di avanguardia nella formazione alla quale possiamo certamente collaborare (dj producer, rapper, etc, modello digitale, etc.)
- Valorizzare la formazione musicale “di strada”
– Individuare in un organismo come la Campania Music Commission la piattaforma, l’hub per fare sistema ed agevolare la crescita del settore con un unico interlocutore che faccia da ponte e da consulente;
- Vedere l e esperienze di altre regioni (Puglia, Toscana, Emilia-Romagna, Piemonte etc.) e farne tesoro
- Creare un sistema per la partecipazione all’estero con un coordinamento che veda le eccellenze partecipare insieme
- Sostenere direttamente da inserire poi in un sistema valorizzando i progetti di di sistema i festival per nuovi artisti che valorizzando gli artisti della regione, le produzioni musicali della regione con artisti della regione, la produzione id videoclip ch si svolgono in regione con artisti della regione
- Oltre ai pacchetti turistici legati ai festival, al ritorno di product placement per i clip realizzati sul territorio regionale, creare un progetto di Bed & Rec di tipo turistico per artisti di rilievo che vengono a registrare e fare clip etc.
Infine, mi per metto di inoltrare una proposta, se ci fosse un primo testo finale nel caso fosse pronto a settembre si potrebbe presentare in occasione del prossimo MEI a tutti i giovani artisti e media nazionali insieme ai propri insieme alla Campania Music Commission
Rappresento la parte piu’ giovane e innovativa del mondo degli artisti e delle piccole imprese indipendenti, quello che gravita intorno al MEI, alla Rete dei Festival e tante altre realta’ emergenti che ogni anno sfornano i migliori artisti della nuova scena musicale nazionale, un mondo che si trova in difficoltà sia davanti a un forte monopolio che nel contesto della liberalizzazione .
Ho apprezzato alcune cose negli attuali processi. Il primo e’ l’appello a favore di una nuova creatività che certamente possono vedere un ruolo importante in una Legge Regionale sulla Musica. Era la prima a finire per fare questo punto, mentre altri invece preferivano invece di vedere il contenuto culturale come un “prodotto”, proprio come qualsiasi altra cosa. Credo che sia fondamentale ricordare che stiamo parlando di qualcosa di fondamentale per il nostro patrimonio culturale, la nostra identità e la nostra economia, che non può essere delocalizzato. L’opera di questi artisti e aziende discografiche deve essere tutelata e sviluppata con cura e non essere semplicemente scaricata sul libero mercato come se dovesse competere come FIAT o altri tipi di attività. Stiamo occupandoci di un altro tipo di attività. Chi suona la musica fa così un’attività culturale, che fa parte del rinnovamento culturale di questo paese. Il Ministero per i Beni Culturali con il Parlamento con lan uova Legge sullo Spettacolo dal Vivo, che appoggiamo sosteniamo, sta lavorando in questa direzione.
Una Legge Regionale sulla Musica, grazie a un supporto fondamentale di un soggetto come la Campania Music Commission, deve supportare questo: non nuovi artisti che vadano ad ingrandire le folte schiere del mainstream tutto identico e uguale a se’ stesso in ogni palco come si puo’ vedere oggi sui palchi delle tv musicali estive da giugno a settembre ma nuove produzioni capaci di valorizzare le radici rinnovandole e di guardare al futuro anche creando un nuovo laboratorio di idee creativo.
Un secondo aspetto è precisamente la protezione della nuova creatività e lo sviluppo di un vero e proprio ciclo di sostegno che crea l’ambiente per uun sostegno per i dirtti per i nuovi artisti, il nuovo player del settore. Ciò che manca oggi sono gli incentivi per il futuro sviluppo.. Forniremo il nostro sostegno a coloro che in un mercato globale vogliono un campione italiano di diritti capace di rappresentare in squadra tutta la filiera italiana. Infatti, se in un mercato globale arriviamo sparsi come siamo oggi, cosa realisticamente diventerà dei diritti e dei titolari italiani?
Ci troviamo di fronte a una spaventosa concentrazione monopolistica che danneggia la diversità culturale. Legrandi major del digitale possono decidere di premere un pulsante e cancellare la cultura musicale indipendente di un paese. Se non sei più su YouTube, dove vuoi andare? Quindici anni fa, con 100.000 personal computer collegati c’erano 100.000 scelte di guardare un video o ascoltare la musica. Oggi, con 100.000 pc collegati, c’è solo una scelta: YouTube. Oppure, ti tolgono da Facebook e non esisti più. Indispensabile identità europea e nazionale e quindi ancora di piu’ regionale. Dico che dobbiamo combattere queste battaglie perché se andiamo in Europa non uniti si perde . Paesi che, come la Francia, hanno imposto limiti radio e TV che garantiscono il 40% di tempo di musica per la musica francese e il 20% per i nuovi talenti, che hanno costretto i fornitori digitali a pagare una giusta compensazione per incentivare coloro che producono nuovi contenuti culturali. È essenziale che anche noi , a livello nazionale e regionale, valorizzando anche i media regionali con questo ruolo, dimostriamo la stessa forza, lasciando da parte i problemi che esistono e che siamo ben consapevoli.
Due ulteriori punti riguardanti i cambiamenti. Stiamo andando verso un mercato sempre più frammentato dove sarà sempre più difficile rappresentare tutti i gruppi di interesse coinvolti. Se un giorno i grandi musicisti decisero di uscire dall’Italia, allo stesso modo che hanno fatto in altri settori, questo avrebbe un impatto sul fatturato. Quindi: rafforzare la musica italiana e sostenere l’indie e la scena dell’artista emergente e tutti i produttori locali madein italy e delle nostre regioni. In altre parole, è essenziale proteggere tutto ciò che non può essere delocalizzato.
È importante una politica di incentivi e sgravi fiscali per i giovani artisti.
Tra i segnali piccoli ma importanti per una legge regionale, quella di numerosi produttori indipendenti di dischi in vinile – e anche di demo – che, in un mercato di nicchia, continuano a crescere. Questo è un importante segno di artigianalità. Queste imprese italiane indipendenti dovrebbero essere protette e sostenute e non abbandonate a morte certa sul mercato globale tutelando così al massimo la biodiversita’ culturale .
Giordano Sangiorgi / Presidente AudioCoop, Portavoce Rete dei Festival e Organizzatore MEI e Direttore Artistico Notte del Liscio e tanti altri eventi
Tel: 0546/23452 – 349/4461825
Email: giordano.sangiorgi@audiocoop.it
Sito: www.meiweb.it