Carissimi,
giovedi 30 marzo, con un concerto dei Devils che hanno omaggiato Ivan Graziani e Luigi Tenco, ho festeggiato a Faenza sobriamente 40 anni di concerti.
Dallo storico anno 1977 dei movimenti giovanili creativi, fino al 2017 dell’era indie che sbanca in classifica, attraversando concerti per elezioni studentesche, per la pace, per gli spazi sociali, il verde e l’ambiente, contro il razzismo; a 30 anni da “Faenza Rock”, il primo contest per band emergenti, a 20 anni dal Mei, a 15 dal primo coordinamento di indies, a 10 da una prima rete di festival e della Indie Music Like, a 1 anno dalla Festa della Musica e della Notte del Liscio fino all’anno Zero ora di “Sono Romagnolo” e a i recentissimi “Strawberry Days”, sono arrivato ai 40 anni di attività.
Tante cose insomma e tante altre ancora, tutte con grande volontà, passione, innovazione e determinazione, ma quasi sempre con poche risorse. Insomma, diciamola tutta, in un paese normale meriterei una normale pensione per attività usurante e meriti artistici acquisiti sul campo. Scherzo naturalmente, ma non troppo :-). Ora, fatto un bilancio di 40 anni di attività soddisfacente ma stressante, è venuto il tempo di fare un passo indietro, pur mantenendo gli impegni presi personalmente durante l’anno in corso, ma lavorando a un ricambio come già sta avvenendo. Il MEI vedrà una sua crescita grazie all’apporto di nuovi partner: AudioCoop nella tutela dei suoi soci e mandanti si trasformerà in una nuova realtà con il rinnovo delle cariche, la Rete dei Festival sta crescendo grazie al lavoro dei più giovani ed ha già rinnovato le sue cariche, l’AIA per gli artisti ha un nuovo coordinatore, grande musicista e produttore, la newsletter del Mei è seguita da un ottimo staff di giornalisti giovani e le figure tecniche dello Staff del Mei proseguono nel fornire i loro servizi (diritti, live, web, edizioni, etc) ed e’ appena nato il circuito It-Folk di festival folk che sostiene il Premio Folk Nuove Generazioni.
Proseguirò a dare una mano, un passo più indietro, in questa trasformazione, soddisfatto di aver visto tante battaglie fatte arrivare in porto, ma purtroppo anche tantissime altre arenarsi. Ho fatto molti errori, come fa chi opera, ma sempre in buona fede. Ne ho fatte bene probabilmente tante e tante di più ben fatte e positive. Non ho mai litigato con nessuno, ma molti, come capita, detto con franchezza, non hanno supportato la mia attività, spesso per motivi poco nobili. Alla fine, una crescita di qualità e quantità che non può non vedermi soddisfatto, partendo dal basso e da solo, pur vivendo in un Paese che a tutti i livelli valorizza con difficoltà il solo merito.
Non posso che ringraziare chi mi ha sostenuto pubblicamente e privatamente in questo lungo percorso. Buon proseguimento a tutti, naturalmente continuerò a sostenere quanto fatto e da farsi, e grazie veramente per questi 40 anni – unici e bellissimi – di emozioni e passioni con al centro tanta musica nuova fatta da tutti voi che desidero ringraziare, mantenendo per quest’anno gli impegni presi.
Giordano Sangiorgi