Sveglio Fantasma – ovvero come abbiamo svegliato il fantasma
Trovare un fiorentino ad Amsterdam passando da Radio ARA Luxembourg e scoprire la voglia di fare qualcosa insieme. Con Tenedle i suoni si faranno più elettronici, la collaborazione telematica, ma non mancheranno gli incontri nella cantina-studio di Filippo, una cena sulla spiaggia e i concerti all’Ex-Aurora di Livorno. Per Dimitri, Edoardo diventa la farfalla e la sua voce il volteggio di una falena. Insieme si cercano universi paralleli, fatti di cerchie quadrati, di punti e linee, di luoghi al di là della mente. Poi le energie del gruppo si uniscono al carisma di Nabil e il percorso dei P.A.S.E diviene sempre più Luminoso. Al progetto si aggiungono anche le Tracce separate da ricomporre al piano dal maestro e amico Mauro Grossi, evocazione di echi dal sovrasensibile, appunti di visioni e di pura geometria. Sono le tracce che sottendono l’intero album, che seguiamo quando componiamo, sparse tra viaggi spazio-temporali, foto d’epoca e paesaggi d’oltremare. Come se percorressimo storie e mondi credendo di poter percepire una parte di noi stessi nell’apparire di un vecchio mulino oltre il fiume o in un fuoco appena spento. Come quando si cercava l’oro dentro al fiele.
TRACKLIST
1 LA TEORIA DELLE STRINGHE 2 LA MIA PARTE LAGUNARE 3 COME IL QUADRATO 4 LUMINOSO 5 IN CAMMINO 6 IL PUNTO E LA LINEA 7 OLTREMARE 8 LUPA 9 LUCE ASTRALE 10 VICOLO D’ORO 11 TRACCE SEPARATE
BREVE NOTA SULLE CANZONI
Un pop solido condito da un’elettronica presente ma mai invadente. I suoni possono rievocare luoghi – i synth e il moog per l’Oriente, l’oboe per Venezia e un basso trascinato, quasi fosse un violoncello, per Praga – oppure seguire cadenzati il passo di viaggiatori in cerca di sé. Chitarre in arpeggio si fondono a trame sintetiche fino ad aprirsi in un assolo capace di dialogare con il canto. A conclusione un’oasi sonora per solo piano e voce.
LA TEORIA DELLE STRINGHE Particelle che vibrano – seguendo i principi della musica – possono aprire varchi invisibili nell’universo abitato da chi ormai non è più presente nella nostra vita.
LA MIA PARTE LAGUNARE Una foto d’epoca e il paesaggio languido della laguna di Venezia. Ricordi tra canali e calli, affreschi della città dell’anima tra sguardi bagnati e giochi sui ponti.
COME IL QUADRATO Se ci sentissimo come il Quadrato di Flatlandia non proveremmo forse a fuggire? A vagare liberi nello spazio? A scoprire che le dimensioni possono essere tre o anche di più?
LUMINOSO I viaggi di Kandinsky dalla Russia all’Oriente. Il colore e la musica, il sonoro che è anche luminoso. Sogni e visioni narrati dalla voce di Nabil Salameh.
IN CAMMINO Svegliarsi una mattina presto e uscire lasciandosi tutto alle spalle. Guardare le cose diversamente. Scorgere cattedrali nei grattacieli e percorrere strade come fossero cammini.
IL PUNTO E LA LINEA Non siamo quadrati né tantomeno punti e linee. Siamo liberi di muoverci e di riconoscerci in ciò che è oltre. Nell’ombra di un geco o in una lucciola che scompare perdendosi nell’erba più alta.
OLTREMARE Un luogo tra passato e presente. Lontano e negato. Le nostre origini negli odori dei mercati, negli smalti delle ceramiche di una città di porto, di oltremare.
LUPA Dalla valle segreta dove vivono solo farfalle all’inganno. Dal vento che sa di sabbia a un cuore che gronda sangue, come da lupa sbranato.
LUCE ASTRALE Flash strumentale, suoni dall’etere.
VICOLO D’ORO Kafka si muove per le vie di Praga mentre la luna è ancora alta. La notte è fredda e nevica.
TRACCE SEPARATE Sono i disegni delle immagini della mente, gli echi dal sovrasensibile, i canti degli uccelli, le tracce da ascoltare e ricomporre in equilibrio e geometria.
PICCOLI ANIMALI SENZA ESPRESSIONE
È il 2009. Dentro a un campo c’è un recinto e una casa. Dentro il recinto non ci sono mucche ma nella casa c’è un piano al centro della sala. Edoardo è seduto sullo sgabello, Gianluca sul primo gradino della scala che porta di sopra, Andrea giocherella con le corde del suo basso mentre Filippo è intento a seguire una mosca che vola e ronza, ronza e vola alto. Non sanno ancora di chiamarsi Piccoli Animali Senza Espressione.
Andrea (Fusario) non ha dimenticato l’esperienza di bassista con i primi Virginiana Miller, ha cercato Edoardo (Bacchelli) come voce, Gianluca (Pelleschi) per le parole e Filippo (Trombi) alla chitarra. È il 2012. Con Luca Brunelli Felicetti alla batteria i P.A.S.E. escono con This Incanto e sono ben recensiti anche dalle maggiori riviste musicali italiane come Rockerilla e Blow up. Invitati al Premio Ciampi 2012 i P.A.S.E. aprono il concerto di Patrizio Fariselli e al The Cage di Livorno quelli degli Area e di Roberto Dellera.
Due anni dopo pubblicano Cerco casa vista Marte che vanta la collaborazione con Antonio Bardi dei Virginiana Miller e con Robin Guthrie dei Cocteau Twins. Presentano l’album con un’anteprima il 27 settembre 2014 al Teatro Masini di Faenza nell’ambito della Ventesima Edizione del MEI. Nel dicembre dello stesso anno partecipano al Ravello Winter Festival. Il 25 marzo 2015 alla trasmissione di Radio Rai Uno – Music Club – di John Vignola. Nell’agosto 2015 sono al Premio Anacapri Bruno Lauzi come finalisti con La mia parte lagunare il cui testo viene scritto da Annalisa Boccardi, ora nuova autrice del gruppo. Il 2 maggio 2017 esce il terzo album Sveglio fantasma.
Contatti
www.pasemusic.org
www.facebook.com/PiccoliAnimali/
piccolianimalisenzaespressione@gmail.com
SVEGLIO FANTASMA Label Sussurround
Publishing Materiali Musicali
Distribuzione Goodfellas
Registrato tra maggio e ottobre 2016 Tirrenia (PI)/Haarlem (NL)
Produzione Artistica TENEDLE (Dimitri Niccolai) Voce Edoardo Bacchelli Basso Andrea Fusario Chitarra e cori Filippo Trombi Testi Annalisa Boccardi Featuring Nabil Salameh (Radiodervish) canta in Luminoso e il maestro Mauro Grossi suona il piano in Tracce separate Cover art and graphics TENEDLE